NARDò – Un Presepe artigianale napoletano speciale è esposto nel Presidio territoriale di Assistenza di Nardò: un presepe realizzato dall’artista neretino Lino Prete che quest’anno ha potuto contare su una collaborazione preziosa, quella dei ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down sezione di Lecce con sede a Nardò.
L’associazione, attiva sul territorio dal 1998, lavora sull’educazione all’autonomia delle Persone con sindrome di Down, favorendo processi di inclusione e contrastando lo stigma, i pregiudizi e le paure.
L’opera, complessa, ricca e curata nei dettagli richiama l’arte presepiale napoletana ed è il risultato di un lavoro corale condotto da 14 ragazzi di tutta la provincia frequentanti la sede provinciale dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD), coordinati dalla consolidata esperienza del poliedrico artista Lino Prete: “I ragazzi sono stati fantastici, hanno cooperato con entusiasmo, dedizione e accuratezza alla rifinitura dell’opera. Ci siamo scambiati consigli, dubbi, ci siamo sporcate le mani insieme gioendo del risultato. Sono davvero soddisfatto”, ha commentato Prete.
“È stata una grande emozione assistere mercoledì alla presentazione del Presepe allestito presso l’ex Ospedale di Nardò. Non era mai accaduto che i nostri ragazzi e le nostre ragazze potessero avere un’esperienza del genere, fatta di vari aspetti: l’inclusione sociale, la loro fattiva collaborazione, la possibilità di esprimere il loro pensiero, di sentirsi importanti. Grazie al Direttore del Distretto Socio Sanitario di Nardò per aver concesso l’autorizzazione e all’artista Lino Prete per la sua pazienza e professionalità” ha dichiarato Maria Teresa Calignano – Presidente AIPD – Sez di Lecce.
Un’opera di carta, cartone, sughero, materiali di risulta, intonaco, pezzi artigianali acquistati proprio nel capoluogo partenopeo, un progetto che lascia il segno nella nostra Azienda sanitaria: “Ringrazio l’Associazione Italiana Persone Down Onlus di Lecce – Centro Diurno di Nardó, per aver scelto il nostro Pta come un luogo speciale di integrazione e sperimentazione – ha dichiarato il Direttore del Distretto Socio sanitario Oronzo Borgia – è un sodalizio che mi auguro possa ripetersi, perché quest’opera è emblema di inclusione e di buona sanità”.
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