LECCE – “In attesa che venga chiarita la natura e l’origine delle minacce, occorre affermare che un gesto simile – seppur motivato da una preoccupazione lavorativa – non può che essere definito vile, inquietante e inaccettabile.”
Con queste parole il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha commentato le minacce di cui è stato oggetto nei giorni scorsi il direttore generale della Asl leccese Rodolfo Rollo a cui è stata indirizzata una busta con dei proiettili e una lettera in cui gli veniva intimato di confermare il posto di lavoro ad alcuni dipendenti della stessa Asl. “L’esito di una vicenda, quella della stabilizzazione dei precari, non dipende certo da decisioni di singoli ma da leggi e procedure precise al cui rispetto nessuno può sottrarsi. – sottolinea Salvemini – Mi auguro che le forze dell’ordine individuino al più presto i responsabili, nell’interesse soprattutto di quei lavoratori che, sono certo, mai avrebbero voluto che la loro vicenda fosse oggetto di un atto così vile. A Rodolfo e alla sua famiglia, comprensibilmente provati da quanto accaduto, va la mia piena solidarietà e un abbraccio affettuoso, come ho avuto modo di dirgli chiamandolo al telefono”.
Un coro unanime di messaggi solidali sono pervenuti al direttore Rollo. Oltre al primo cittadino leccese, anche Confindustria Lecce ha espresso solidarietà e vicinanza al direttore generale della Asl. “Il rispetto delle regole – afferma il presidente reggente dell’Associazione Nicola Delle Donne – soprattutto in un periodo delicato come quello attuale, va salvaguardato al di là di qualsivoglia interesse di parte. Non ci sono, infatti, giustificazioni di fronte alla violenza gratuita e all’arroganza. Confindustria Lecce ripone massima fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine che sapranno presidiare il territorio, difendere il direttore Rollo, la sua famiglia e l’istituzione che rappresenta. Alti livelli di sicurezza sono l’unica via per garantire crescita e sviluppo, oltre che il sereno operare dei rappresentanti istituzionali di ogni ordine e grado”.
Anche il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casilli si è esposto sulla vicenda: “Ho espresso in privato al direttore Rollo la mia solidarietà per il grave atto intimidatorio di cui è stato vittima: due bossoli di pistola recapitati al suo indirizzo per ‘ordinare’ la proroga di 30 contratti in scadenza nella Asl. Simili episodi sono inaccettabili: la disperazione e il bisogno di lavoro non possono in alcun modo essere una giustificazione. Auspico venga individuato al più presto l’autore di questo gesto criminale. Ho scritto al direttore per testimoniargli la mia vicinanza e ribadirgli che non è solo.”
Una visione condivisa anche da schieramenti politici opposti come dimostrano le parole di del consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fi Lecce, Paride Mazzotta: “Esprimo la mia solidarietà e quella di Forza Italia al direttore generale della Asl Rodolfo Rolli per il gravissimo atto intimidatorio che ha subito nell’esercizio delle sue funzioni gestionali. Gli siamo accanto in questa circostanza con la forza dell’unità contro ogni forma di minaccia o intimidazione a firma di chi vorrebbe calpestare il principio di legalità”.
Ovviamente non poteva mancare anche il sostegno dei colleghi dello stesso Rollo, in particolare dell’Ordine dei Medici leccese rappresentato dal Presidente Donato De Giorgi: “Tutti i consiglieri dell’OMCeO di Lecce la nostra solidarietà in merito ai gravi fatti che hanno coinvolto lei come iscritto al nostro Ordine e Direttore Generale Asl. Le minacce e la violenza, che così spesso vengono utilizzate contro i Professionisti della sanità, non devono e non possono mai rappresentare lo strumento per far valere i propri diritti. Allorquando esse hanno caratteristiche vili e mafiose, come nel caso specifico, tendono a gettare discredito su tutto il tessuto sociale del nostro territorio, ma in realtà riversano sugli stessi autori tutta la gravità, vigliaccheria e inciviltà del gesto.
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