LECCE – La giunta comunale ha approvato il nuovo programma di esercizio del Trasporto Pubblico Locale Urbano calibrato sui servizi minimi attualmente riconosciuti dalla Regione Puglia al Comune di Lecce che prevedono un chilometraggio complessivo di 1.560.224 km.
In questo modo, l’Amministrazione comunale avvia di fatto la riorganizzazione della rete del trasporto pubblico urbano, annunciata lo scorso anno, che razionalizza i percorsi dei bus urbani, riorganizza linee e fermate, garantisce il collegamento dei quartieri con il centro e con i grandi attrattori urbani (stazione ferroviaria, ospedale Vito Fazzi etc.). Le linee saranno 19 suddivise in 3 linee portanti (una diametrale e due circolari), 9 linee radiali che collegheranno i quartieri con il centro e 7 linee suburbane che collegheranno, invece, le frazioni e le marine con il centro.
In sostanza, l’impianto del piano di riordino del Tpl resta invariato, fatta eccezione per le frequenze delle corse che rispecchiano gli attuali chilometri e, quindi, non saranno ancora quelle preventivate nel piano del 2020. Quando sarà definito l’affidamento in house del servizio alla società totalmente partecipata dal Comune che potrà utilizzare il chilometraggio potenziato (complessivi 2.400.000 km) riconosciuto dalla Regione, si tratterà solo di aggiornare le frequenze delle corse, che saranno più ravvicinate.
Si entra così in una fase operativa che comporta tutta una serie di azioni propedeutiche sulla rete per far partire il nuovo programma di esercizio nella primavera del 2022. Fra queste azioni, c’è la prima bozza grafica del disegno della rete, nella quale figurano le linee di trasporto, le fermate e i capolinea coerenti con quanto previsto nel piano del 2020, l’individuazione delle nuove fermate da realizzare con gli opportuni nomi e numerazioni e l’installazione di 150 paline, già realizzate dalla ditta AVIP e attualmente depositate presso il Deposito Filoviario di Via Perulli.
«Il 30 giugno scorso – dichiara l’assessore alla Mobilità Sostenibile Marco De Matteis – abbiamo deliberato la proroga di Sgm e, il mese successivo, abbiamo chiesto alla partecipata di poter partire con la ristrutturazione della rete del Tpl che sarà poi potenziata con i km aggiuntivi che avremo una volta costituita la nuova società a totale capitale pubblico. Subito dopo l’estate si è proceduto a fare le necessarie verifiche delle linee e delle fermate, testando i percorsi, segnalando quelle non a norma e quelle che necessitano di opere infrastrutturali e avviando l’interlocuzione con gli altri settori dell’Amministrazione da coinvolgere. Tutto questo lavoro ci porterà, in primavera, ad avviare il nuovo piano di esercizio, a prescindere se avremo o non avremo già disponibili, in quella fase, i km in più previsti originariamente, che consentiranno il definitivo assetto del Tpl».
Il dettaglio della nuova riorganizzazione del Trasporto Pubblico in città, presentato nel 2020, si può consultare a questo link: https://bit.ly/3FiJUJZ.
L’Ufficio stampa
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