Sarà un Lecce decimato quello che affronterà domani pomeriggio in casa il Cosenza nella terza partita in nove giorni (fischio di inizio alle 15.00). Del gruppo squadra non faranno parte sei calciatori che hanno avuto nelle ultime ore dei problemi influenzali oltre a Tuia e Helgason, ancora fermi ai box per problemi fisici. Non si tratta di un focolaio Covid, è importante dirlo, in quanto tutta la rosa ha svolto il classico rito dei tamponi e nessuno del gruppo squadra è risultato positivo, però questi problemi condizioneranno non poco le scelte di Baroni che dovrà anche monitorare in queste ore lo stato fisico del resto del gruppo.
Tra i calciatori che mancheranno sicuramente domani contro il Cosenza, spiccano nomi importanti in tutti i ruoli. Gabriel e Dermaku in difesa, Hjulmand e Gargiulo a centrocampo, Rodriguez e Olivieri in attacco. Di sicuro saranno più difficili da rimpiazzare in mediana Hjulmand e Gargiulo, visto che Gabriel, l’altro titolarissimo dei sei coinvolti, era stato già assente contro il Brescia, sostituito egregiamente da Bleve.
«E’ una situazione particolare che mi obbliga a determinate scelte di formazione.» Così un Marco Baroni abbastanza scosso dall’accaduto in conferenza stampa. «Anche il mio vice e un altro membro dello staff hanno avuto dei problemi virali, che ora per fortuna sono già passati. Ho detto ai ragazzi che non voglio alibi. Gli altri componenti del gruppo squadra si sono allenati molto bene in questi giorni e avranno la loro chance di mettersi in mostra. Possiedo i sostituti in ogni zona del campo per poter far bene.»
Il Lecce è, quindi, chiamato a giocare in emergenza contro il Cosenza, la rivelazione del torneo visto che i calabresi sono stati ripescati a pochi giorni dall’inizio della stagione e hanno dovuto mettere in piedi una rosa competitiva negli ultimi giorni di mercato. «Sarà sicuramente una partita complicata – continua Baroni – e dovremo esser bravi a muovere velocemente la palla se vogliamo metterli in difficoltà. E’ normale che quando gli avversari si mettono tutti dietro la linea della palla, è più difficile fare il nostro calcio fatto di dinamismo.»
Baroni non ha in mente variazioni di schemi perché per lui la squadra deve trovare continuità con questo modulo. «Non farò mai qualcosa di istintivo. La squadra pur in emergenza ha una sua filosofia di gioco e giocheranno sempre quei calciatori che mi dimostreranno di allenarsi bene come è accaduto con Gendrey. Listkowski a centrocampo? Il ragazzo sta cambiando modo di giocare per essere importante da ala, quindi lo proverò lì.»
In ultimo, Baroni fa una considerazione sulla classifica molto corta del campionato cadetto. «Non è vero che non tenga in considerazione la classifica perché è importante restare in alto, ma credo che sia più importante oggi raccogliere punti attraverso la prestazione, perché solo così potremo avere continuità di risultati.»
Facebook
Instagram
RSS