I conflitti familiari, quelli più duri, più inspiegabili, sono al centro del nuovo romanzo di Giovanna Vaccina, autrice tarantina che compie i suoi primi passi nel campo letterario con una storia tanto forte quanto emotivamente coinvolgente.
Sono diversi i motivi che rendono questo volume, intitolato “Quando il sole incendiò il mare” e pubblicato dalla casa editrice salentina Edizioni Esperidi, un buon testo da leggere. Le tragedie e i drammi non mancano, certo, ma non manca neanche quella nota positiva che rende la storia di Anna, la protagonista, comunque, non del tutto nefasta.
La madre e la sorella infieriscono le peggiori delle violenze psicologiche alla ragazza che sembra trovare conforto in un primo momento nella nonna e poi soprattutto nel padre, unico complice fino alla fine – o quasi – del romanzo. Una sorta di Cenerentola moderna che affronta mille difficoltà con una forza d’animo incredibile, fino a giungere a una soluzione saggia ed efficace di come affrontare anche le peggiori ripicche inferte dalle due parenti.
Dinamiche familiari assolutamente realistiche e, per certi versi, abbastanza comuni, che pongono l’interrogativo su come il legame di sangue paia in questi casi quasi inesistente e poco incidente nelle relazioni all’interno della famiglia, ma, anzi, spesso, proprio perché si è parenti, si è più suscettibili e più propensi allo scontro.
Giovanna Vaccina parte dalla sua ricerca personale, fatta di studi appositi al riguardo, per raccontare, attraverso uno stile avvincente contraddistinto da un buon ritmo narrativo che smorza la monotonia tematica rendendo il testo per nulla monotono, relazioni familiari al quanto complicate spiegando al lettore come queste possano essere superate.
D’altronde la protagonista si prende una bella rivincita: se nella famiglia d’origine non ha trovato l’amore sperato, sarà quella che compone insieme a suo marito e ai suoi figli a darle ciò che le è stato negato nella prima parte della sua esistenza. Ma non sarà solo questo a salvare Anna dagli incubi familiari, sarà qualcosa di più, molto di più. Una maturità e una certa consapevolezza dei fattori che hanno portato sua madre e sua sorella a comportarsi in un determinato modo, acquisite grazie a una sua docente, guida fondamentale per la giovane, quasi una figura materna, la porteranno a vedere quell’orizzonte dove “il sole tramontava apparendo come un incendio sul mare calmo”.
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