LECCE – Le risorse europee per la ripresa, se utilizzate bene, possono essere l’occasione per una vera ripartenza e nell’ottica di un ridisegno complessivo del Paese anche il sistema delle imprese è chiamato ad un ruolo di rinnovato protagonismo. Si discuterà di questo nella seconda delle giornate “Da Sud” organizzate dal senatore Dario Stefàno, presidente della commissione Politiche europee che verterà, dunque, su “PNRR È SVILUPPO E SICUREZZA”
Sul palco del Teatro Apollo, sabato 9 ottobre (ore 10), interverranno il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani in un dibattito a più voci moderato dalla giornalista de Il Sole 24 Ore Emilia Patta, al quale parteciperanno, dopo i saluti istituzionali del prefetto di Lecce, Maria Rosaria Trio e del sindaco Carlo Salvemini: Gianna Fracassi, vicesegretario generale CGIL; Sergio Fontana, presidente Confindustria Puglia; Anna Grazia Maraschio, assessore all’Ambiente, Urbanistica, Paesaggio della Regione Puglia; Vincenzo Amendola, sottosegretario di Stato agli Affari Europei e il senatore Dario Stefàno.
“Il Next Generation Eu – sottolinea Stefàno – offre la possibilità all’Italia di rimettere in moto l’economia per costruire un Paese più equo e competitivo in grado di superare più rapidamente gli effetti della pandemia, grazie alle tre priorità strategiche: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale, ma anche di riequilibrio generazionale, territoriale e di genere. Nel Sud il tema dello sviluppo è stato spesso frenato dal tema della sicurezza da intendere sia come gli aspetti relativi alla possibilità di infiltrazioni della criminalità ma anche da quelli relativi alla sicurezza delle infrastrutture presenti. Riguardo a quest’ultime, il PNRR ci chiama oggi a reinterpretare queste tematiche anche in termini di sostenibilità ambientale e ad individuare modalità attraverso le quali permettere anche al Mezzogiorno di agganciare il treno della crescita. Perchè finalmente, anche al SUD, deve tornare a coesistere il binomio “sviluppo e sicurezza”.
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