“Sono stato in silenzio per rispetto, perché quando si sta dentro ad un gruppo dovrebbe essere così, quando si milita in un Partito mi hanno insegnato che così va fatto.
Io non so che decisione il Consiglio Regionale prenderà, ma da Sindaco ho rinunciato a 65.000 euro che ho lasciato al mio Comune, tagliandomi di metà il mio stipendio.
Li ho lasciati non perché i Sindaci non debbano essere pagati, anzi dovrebbero prendere molto di più, li ho lasciati perché il Mio comune era pieno di debiti e quando chiedi sacrifici, hai l’obbligo di essere d’esempio, di dimostrare con i fatti che anche tu, anzi tu per primo, partecipi ai sacrifici.
Ora da Consigliere Regionale penso la stessa cosa, il Paese sta vivendo una situazione difficile e noi Consiglieri già prendiamo un ottimo stipendio, quindi detta in maniera breve, rinuncerò al trattamento di fine mandato o lo doneró fino all’ultimo centesimo qualunque sia la decisione del Consiglio Regionale.
Con rispetto per tutti, ma con il rispetto che devo alle mie idee”.
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