LECCE – A Lecce i maggiori esperti europei si confrontano sulle applicazioni future delle tecnologie innovative di “genome editing”. Tre giorni, dal 20 al 22 settembre, per studiare, approfondire ed esporre i risultati che serviranno a progettare, indirizzare e sostenere le applicazioni delle tecniche di evoluzione assistita per il miglioramento genetico delle piante, per tutelare le produzioni locali e garantire alle produzioni agroalimentari di tollerare le mutate condizioni ambientali che ne mettono a rischio la sopravvivenza.
L’evento rientra nell’ambito dell’azione Cost CA18111 (plantEd) – “Genome editing in plants – A technology with transformative potential”, ed è finanziata dall’Uione Europea e e riunisce 36 Paesi Ue, 5 Paesi extraeuropei, 2 Agenzie Ue e 2 Organizzazioni Internazionali.
Le tecniche di miglioramento genetico delle piante sia tradizionali che innovative rivestono un ruolo chiave per garantire produzioni sufficienti, riducendo l’uso di agrofarmaci. Queste tecniche di evoluzione assistita, note anche come genome editing, consentono di correggere singoli difetti nel genoma vegetale con piante che diventano così resistenti all’aggressione di funghi o insetti imitando, con grande rapidità, processi di mutazione e selezione naturale che altrimenti potrebbero impiegare vari decenni.
Uno dei grandi obiettivi del nuovo millennio, infatti, è quello di garantire ad una popolazione mondiale in continuo aumento, la produzione di cibo sufficiente per tutti, di elevata qualità nutrizionale, mediante un’agricoltura più sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale, che attenui la perdita di biodiversità e il degrado dei terreni coltivabili. Un’agricoltura capace di innovarsi profondamente per reggere alle sfide dei cambiamenti climatici già avvenuti ed imminenti e all’arrivo di nuovi parassiti: quindi un’agricoltura proiettata verso sfide nuove e diverse da quelle che ha affrontato finora.
La Seconda Conferenza Internazionale sarà ospitata in due location: all’ex Monastero degli Olivetani e al Centro Studium 2000. Ad aprire i lavori sarà il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice.
L’evento è organizzato da Unisalento e dal Disba.
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