LECCE – Si rinnova anche quest’anno l’attenzione di Lecce per i suoi quartieri storici e Santa Rosa torna sotto i riflettori per la seconda edizione di un festival che già lo scorso anno ha “spiazzato” con un fitto programma suddiviso in due serate di cinema e teatro all’aperto con una platea d’eccezione, la piazza del mercato coperto.
Per il secondo appuntamento di “Spiazzamenti”, che andrà in scena sabato 11 e domenica 12 settembre, Ritualis, l’associazione organizzatrice, ha voluto mettere al centro un altro dei luoghi simbolo del quartiere anni ’60, la piazzetta di Santa Rosa da Lima.
L’iniziativa, che si inserisce nel cartellone di eventi Lecce in Scena, in collaborazione con il Comune di Lecce, ha lo scopo di recuperare la dimensione e la storia dei quartieri, sottolineandone le specificità culturali e architettoniche, definendone l’identità storica e promuovendone una nuova promossa dallo strumento comunicativo più efficace: quello della narrazione.
Dalla dimensione del teatro a quella del cinema, il filo del racconto saranno le storie collettive e personali, punti di vista, nuove visioni di una comunità che conserva la sua memoria rigenerandosi.
Il programma delle due serate, dedicate alle arti visive, audiovisive, musicali e performative, è scandito da alcuni eventi permanenti: “Ceramiche INA-Casa” , un catalogo partecipato delle targhe in ceramica che contraddistinguono gli interventi di edilizia popolare finanziati dall’Istituto Nazionale Assicurazioni tra il ’49 e il ‘63 a cura di Francesco Pascale e Giulia Canale; “Città in piazza e piazza in strada” di Azzurra Cecchini, performance di Land Art, gessetto su asfalto per creare arte urbana e performance, segno grafico e segnaletica, un segno transitorio come può essere una scritta sulla sabbia che si trasforma in una città ipotetica, immaginaria o reale; infine, la mostra “Walkscape”, frutto di un progetto
multidisciplinare a cura del prof. Alfredo Foresta e degli alunni della Scuola Secondaria Statale di I Grado ad indirizzo Musicale “A. Galateo” di Lecce, che ha permesso di realizzare il primo museo di quartiere della città di Lecce, il “Museo di quartiere: Santa Rosa”. Interverranno il dirigente scolastico Pantaleo Raffaele Lattante, gli studenti e il professor Alfredo Foresta.
La prima serata, sabato 11 settembre, vedrà proiettati diversi cortometraggi sullo sfondo delle palazzine del quartiere: “Apriti cielo” di Alberto Mazzotta, “Undici” di Piergiorgio Martena e “Anche Gli Uomini Hanno Fame” di Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli, Andrea Settembrini, “Ed è subito notte!” di Paolo Rollo, “Rosaria”, estratto del documentario “MèME: storie di persone, luoghi e ricordi di Melpignano” a cura di Fabio Zullino e Alessandro Colazzo per culminare, infine, in un lungometraggio, “Bangla – L’amore ai tempi delle seconde generazioni” -di Phaim Bhuiyan.
La trama: Phaim è un giovane musulmano di origini bengalesi nato in Italia 22 anni fa. Vive con la sua famiglia a Torpignattara, quartiere multietnico di Roma, lavora come steward in un museo e suona in un gruppo. È proprio in occasione di un concerto che incontra Asia, suo esatto opposto: istinto puro, nessuna regola. Tra i due l’attrazione scatta immediata e Phaim dovrà capire come conciliare il suo amore per la ragazza con la più inviolabile delle regole dell’Islam: la castità prima del matrimonio.
Domenica 12 settembre le luci del teatro avvolgeranno l’inedita cornice del festival con una serie di performance a partire dalle ore 20.45, precedute nel pomeriggio dal laboratorio, ore 18.30, “Io vivo qui- osservatorio urbano” a cura di Fermenti Lattici, per bambini dai 5 ai 10 anni.
“Hanà E Momò” , di Cristina Mileti e Francesca Randazzo per Principio Attivo Teatro, sarà il primo spettacolo della serata, rivolto a un pubblico di bambini e famiglie, al quale seguirà “Mafia caporale. Penelope in catene” per la regia di Giuseppe Pedone , “Buon Compleanno Nonna Ada” de Il Centro Teatrale Aperto Io cio provo per la regia di Paola Leone, e si conclude con “Accecata Mente” a cura di Therasia Ilgaragedellearti, regia e coreografie di Valentina Sciurti e musiche dal vivo di Andrea Calella.
Chiudono entrambe le serate due interventi musicali, Live Jazz Trio con Stefano Rielli, Alessandro Casciaro e Simona Traficante sabato 11 e il live set dei Queemose domenica 12.
Il ritorno è quello allo spirito di solidarietà e condivisione dal quale questi luoghi sono nati, la direzione è quella della riscoperta della memoria che porta rinnovamento culturale e comunitario.
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