CUTROFIANO – Fino a sabato 11 settembre a Cutrofiano prosegue l’undicesima edizione de Li Ucci Festival, organizzata dall’associazione Sud Ethnic aps in collaborazione con il Comune di Cutrofiano, con il patrocinio di Regione Puglia, Puglia Promozione, Camera di Commercio di Lecce, Istituto Diego Carpitella, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Comune di Aradeo, Comune di Sogliano Cavour e altri partner pubblici e privati, con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari. Giovedì 9 alle 21 (ingresso gratuito con prenotazione – www.liuccifestival.it), Piazza Municipio ospiterà il concerto di Otello Profazio, uno dei più noti esponenti del folk revival italiano, autore di brani divenuti ormai dei classici nei repertori della “nuova” musica popolare.
Il “papà dei cantastorie”, ha saputo come pochi raccontare l’anima del Sud italiano con fantasia, ironia e amarezza. Esecutore, compositore e ricercatore nato a Rende (Cosenza) nel 1934, ha iniziato la sua attività nei primi anni sessanta. Ha rappresentato un efficace compromesso tra un modo di riproporre la canzone popolare con rigorosi criteri di fedeltà filologica e un tentativo di personalizzazione, del materiale canoro tradizionale, in parte reperito da lui stesso, in parte rifacendosi ai testi di cantastorie o del poeta popolare Ignazio Buttitta. Profazio ha svolto per anni un’intensa attività di incisione di dischi, ha condotto e preso parte a numerose trasmissioni radiofoniche (“Quando la gente canta”) e televisive (“Canzonissima” nel 1974), ha inoltre partecipato a numerosissimi concerti e festival, in Italia e all’estero. Con “Qua si campa d’aria”, detiene il primato come LP di musica popolare premiato con il Disco d’oro (ancora unico caso). Nel corso della serata nelle Scuderie del Palazzo della Principessa (sempre in Piazza Municipio), per “Li ucci tra musica e colore”, sarà possibile visitare una selezione degli oltre 400 piatti realizzati in questi anni per la mostra “L’Arte nel Piatto”, per la quale tantissimi artisti hanno realizzato opere su piatti grezzi di terracotta.
Sarà allestita anche l’esposizione fotografica “Grigio argilla” a cura di Gloria Amato con gli scatti di Paolo Laku, realizzata con il sostegno della Presidenza del Consiglio della Regione Puglia. Una mostra che conta oltre 50 scatti realizzati nelle varie botteghe figule di Cutrofiano. «Riteniamo che nelle nostre botteghe ci siano artisti e non semplici artigiani», sottolinea Antonio Melegari, direttore artistico e organizzativo del Festival. «Questa mostra è nata per “fermare il tempo” e dare importanza al colore di quella terra da cui tutto parte». Sono state coinvolte, infatti, tutte le aziende presenti sul territorio (Antonio Negro, Benegiamo Terracotte, Casa del Fischietto, Ceramiche Andriani, Fratelli Colì, Nuova Colì, Salvino De Donatis e poi la storica bottega Colì di Via Roma), con un omaggio anche al compianto Antonio (Tonio) Colì recentemente scomparso, torniante eccezionale dalle storiche mani.
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