Il gruppo politico “Donne & Patroti in Movimento” ha risposto con veemenza al sindaco Carlo Salvemini, che su Facebook ha invitato gli utenti a “rinunciare alle prestazioni gratuite di medici ed infermieri”. Un post scritto sulla scorta di un cartello esposto durante le proteste di liberi cittadini contrari al siero sul quale campeggiava la frase “Sulla pelle di mio figlio niente è obbligatorio”. Il movimento politico emergente ha manifestato il suo dissenso con le dichiarazioni della vicepresidente Maria Vincenza Elia: “Il sindaco Salvemini probabilmente ha dimenticato che il governo ha legato mani e piedi ai medici di base. E che hanno sospeso tutti gli esami clinici di controllo e di prevenzione. Il signor sindaco dove crede che siano andati a curarsi e a fare gli esami di prevenzione e salva vita i suoi cittadini? Se non a pagamento! Invitiamo Salvemini ad ascoltare quella parte di cittadini che ha perso fiducia in tutte le istituzioni, per trovare una soluzione che vada bene a tutti, invece di incrementare il clima di discriminazione. Forse prima di esprimersi il primo cittadino dovrebbe informarsi meglio su chi discrimina, deve sapere il signor Sindaco, che coloro che definisce no-vax, non ci pensano minimamente a rivolgersi a medici e scienziati allineati a questo sistema di cui fanno parte anche le Asl – prosegue Elia -. Facciamola pure una proposta di legge. Un Decreto abbiamo visto che ci vuole una nottata a prepararlo. E si impone anche se incostituzionale! Noi non paghiamo il SSN e con quei soldi ci curiamo a pagamento, visto che ormi è l’unica maniera per farlo. E si adoperasse anche a far luce e dare supporto a chi di questo vaccino ne rimane vittima con gravi effetti collaterali. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B – conclude -. Un sindaco dovrebbe tutelarli tutti, ascoltarli, e battersi contro ogni forma di discriminazione politica e sociale”.
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“Salvemini dimentica che il governo ha legato le mani ai medici di base”
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