Photo: Giuseppe Di Stefano
COCUMOLA – “La Luna dei Borboni”, la nuova produzione del Balletto del Sud ispirata alla poesia di Vittorio Bodini, torna simbolicamente a casa. Venerdì 20 agosto alle ore 21.30 troverà scena nella suggestiva piazza San Nicola di Cocumola (frazione di Minervino), luogo legato al poeta, che gli dedicò, tra l’altro, una poesia. Qui prenderà vita lo spettacolo firmato da Fredy Franzutti che inscena le atmosfere evocative dell’area mediterranea raccontata da Bodini.
Si tratta del terzo appuntamento della seconda edizione del Dolmen Festival, rassegna itinerante nei luoghi più suggestivi dell’area di Minervino di Lecce realizzata dalla locale amministrazione comunale guidata da Ettore Caroppo. Franzutti, fondatore, direttore e coreografo della storica compagnia di danza pugliese, composta da professionisti provenienti da tutto il mondo, in questa nuova produzione, usa un linguaggio personale proteso verso il teatro contemporaneo, collegando lo spettacolo alla propria produzione iniziale. Utilizza come elementi ispirativi e asse della ricerca le pertinenze territoriali con il Sud, inteso come appartenenza alla Magna Grecia, il rapporto con i popoli del mare, l’utilizzo della matrice popolare e l’argomento del testo poetico per creare la nuova narrativa coreografica.
Protagonisti de La Luna dei Borboni, che proprio in queste settimane sta riscuotendo grande successo in una tournée che sta facendo tappa in alcuni dei più importanti festival italiani, sono i primi ballerini e i solisti della compagnia di danza, Nuria Saldo Fusté, Matias Iaconianni, Ovidiu Chitanu, Alice Leoncini, Lorenzo Lupi, Aurora Marino, Eva Colomina, Benedetta Maldina, Luana Paníco, Joao Soledade, Christopher Vazquez.
Il Sud è per Bodini – e per lo spettacolo – un’originale “invenzione”, che parte da una precisa realtà storica e geografica, con tutti i problemi di natura sociale ed economica, e si elabora in una reinvenzione fantastica. Il luogo è fatto di atmosfera, di costumi, di abitudini di vita di una concreta realtà e anche se non mancano gli elementi reali, si parte per poi trasfigurarli in progetto futurista. La situazione è sognante e rilassata come il ricordo di una festa di un santo nella piazzetta del quartiere, dove eravamo ancora tutti assieme, tutti vivi. Il Meridione è sospeso ed immutabile e anche “l’Unita d’Italia” – intesa come fenomeno della contemporaneità o paradigma degli eventi del contemporaneo – non modifica e non condiziona lo stato delle cose che continuano nella condizione di rarefatta esistenza, di incontro collettivo inconsapevole, di oblio delle problematiche contingenti.
La fisarmonica è il suono costante che accompagna le feste. Non è semplice come il tamburello, ha l’evoluzione dello strumento complesso ed è sospesa tra il mondo rurale e quello della società periferica. “La luna dei Borboni”, poiché nulla è modificabile nella sostanza delle cose e nella trasposizione fantastica, muta il luogo della sofferenza in una parentesi di rilassatezza, trovando la forza delle proprie origini illustri e la fierezza della appartenenza alla Magna Grecia. La perdita totale della connotazione geografica proietta le immagini evocate in una condizione globale della situazione umana (“Il Sud ci fu padre / e nostra madre l’Europa”. Bodini). Non mancano le partenze, le migrazioni, che accomunano gli abitanti del luogo agli uccelli, migrazioni cicliche con ritorni o con permanenze. “La Luna dei Borboni” gode del patrocinio e dell’autorizzazione al titolo del Centro Studi Bodini.
Inizio spettacolo ore: 21.30
Info e prenotazioni: 3201907375 – 3276178864
Ciaotickets.com. Costo biglietto posto unico: 10 euro intero, 5 euro ridotto under 25.
info@ballettodelsud.it –www.ballettodelsud.it
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