GALLIPOLI – La squadra delle Forze di Polizia in servizio a Gallipoli, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera è scesa in campo ieri sera per contrastare le irregolarità amministrative e denunciare le ipotesi penali nell’ambito della gestione, da parte dei titolari degli esercizi commerciali, dell’area del mercato ittico a Gallipoli. Numerose sono state le segnalazioni e gli esposti pervenuti, tra gli altri, anche agli organi di polizia con cui si evidenziavano presunte violazioni di carattere igienico-sanitario, la scarsa tutela del consumatore anche con riferimento ai prezzi praticati nella consumazione degli alimenti e delle bevande e più in generale il pregiudizio per l’immagine del turismo salentino.
Nel corso della riunione tecnica di coordinamento, presieduta nei giorni scorsi dal Prefetto di Leccee il successivo tavolo tecnico del Questore di Lecce,è stato deciso di dare luogo ad un’operazione congiunta, contestuale ed integrata con tutti gli organi di polizia e di controllo, presso l’area del Mercato Ittico di Gallipoli, stante la persistente situazione di illegalità riscontrata già da anni in un contesto paesaggistico molto noto ai turisti, provenienti anche dall’estero.
Al termine dell’attività, che ha avuto inizio già nelle scorse settimane nel corso delle quali sono state verificate numerose strutture adibite alla somministrazione di alimenti e bevande, è stata riscontrata l’occupazione abusiva del suolo demaniale per circa 500 metri quadrati con il posizionamento di oltre 500 masserizie, suddivisi in tavolini, sgabelli, banconi in acciaio, ombrelloni in materiale plastico, frigoriferi e suppellettili e arredi vari, tutti sottoposti a sequestro penale; l’attività lavorativa di 6 lavoratori “in nero” presso gli esercizi controllati che ha comportato la sospensione di due attività lavorative; l’indebita fruizione, da parte di 9 lavoratori, anche del reddito di cittadinanza, motivo per il quale verranno attivate le procedure per le revoche del beneficio; il sequestro di oltre 100 chili di pesce crudo, mitili e molluschi non idoneamente conservati e in parte senza etichettatura e pertanto sottoposti a sequestro penale con relative distruzione e sequestro amministrativo con relativa sanzione amministrativa; il sequestro amministrativo di 20 litri di olio privo di tracciabilità e relativa sanzione amministrativa.
Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare il possesso delle prescritte autorizzazioni ed eventuali altre violazioni in materia amministrativa, la verifica sui profili fiscali e la verifica in materia di sicurezza antincendio, vincolo paesaggistico ed abusi edilizi.
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