“I medici non spiegano molto qui in America – ha spiegato Elisa, la mamma, nel video-aggiornamento di questa mattina – mi hanno detto che è una procedura standard a seguito di un trapianto, ma nel caso di Giorgia si è dovuto attendere fino ad oggi. Il suo stomaco non ha raggiunto autonomia sufficiente, ma questo intervento potrebbe aiutarlo a migliorare. Soprattutto, se tutto andrà bene, si potranno ridurre drasticamente le ore di terapia collegata ai macchinari dalle 18 a “solo” 10 ore giornaliere”.
In questo modo la qualità della vita della ragazzina migliorerebbe in modo significativo, potrebbe frequentare la scuola come tutti i suoi coetanei e magari recuperare gli anni perduti. “Giorgia è iscritta all’ultimo anno prima della scuola superiore americana, quella che in Italia è identificata come la terza media, ma in realtà ha una preparazione da scuola elementare. Avere una stomia in meno (ne rimarrebbe soltanto una) le consentirebbe di avere più libertà di movimento e quindi studiare e mettersi al pari dei suoi compagni”.
Giorgia è entusiasta, la possibilità di “liberarsi” dal fardello di una terapia così limitante e iniziare a condurre una vita quanto più simile alle ragazze della sua età è di grande stimolo, anche se questo comporterà una nuova anestesia e diversi effetti collaterali. “L’idea di una nuova sedazione la spaventa – continua Elisa – ma è contenta di sapere che potrebbe eliminare uno dei due sacchetti ancora attaccati alla sua pancia e che porta da quando è nata. Tra l’altro le è stata assegnata la stessa stanza nella quale è stata ricoverata prima del trapianto, speriamo sia di buon auspicio, anche se il decorso post-operatorio in quel caso, non è stato dei migliori”.
Nel frattempo continua la gara di solidarietà nei confronti di Giorgia e della sua famiglia. Attraverso le donazioni alla “Onlus Stellina di Berdon” istituita per raccogliere informazioni e ricerche sulla malattia rara e fondi a supporto della permanenza in America, la mascotte salentina può continuare a ricevere le migliori cure. In più, racconta Elisa sulla pagina Facebook dedicata alla figlia “L’autrice del libro “Solo cinque” Gaia Valeria Paterno dalla scorsa estate aiuta diversi bambini affetti da gravi disabilità devolvendo i proventi del libro per le loro necessità. Fino al 31 agosto sarà Giorgia a beneficiare del suo aiuto”.
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