Questa estate il fuoco non dà tregua, e il Salento continua a bruciare. Dopo il terribile incendio che pochi giorni fa ha distrutto interi ettari di macchia mediterranea nella zona dei Laghi Alimini ad Otranto, domenica 25 luglio è stato il territorio di Spongano ad ardere. Le fiamme hanno distrutto altri 14 ettari di vegetazione e messo in pericolo gli ospiti di una struttura ricettiva, che sono stati soccorsi dei vigili del fuoco di Lecce e Tricase.
Lunedì un vasto rogo è invece divampato fra San Cesario di Lecce e Lequile facendo temere per la sicurezza dell’ospedale Vito Fazzi. Le fiamme hanno interessato un bosco e i venti da meridione hanno spinto il fumo fin sulla carreggiata della statale ovest e della strada provinciale 101 in direzione Gallipoli.
Per domare l’incendio sono intervenuti i vigili del fuoco, i volontari della protezione civile e degli aiuti da Grottaglie.
A causa delle alte temperature di questi giorni altri roghi si sono sviluppati nelle campagne nei dintorni di Lecce: nel quartiere Borgo Pace e lungo la statale 613 Lecce-Brindisi.
Tanti disagi per il traffico e per la viabilità ma soprattutto per gli operatori dei vigili del fuoco, che ormai lottano da mesi senza tregua: “Quindici giorni fa una deflagrazione a seguito di rilascio di gpl mi colpisce al braccio causandomi ustioni di secondo grado. Oggi si riprende questa battaglia al limite – scrive sui suoi social Giancarlo Capoccia, Caposquadra del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Lecce – “Dodici ore ininterrotte di interventi: quattro abitazioni salvate, due attività commerciali, un campo fotovoltaico. Resta l’amarezza per 43 ettari tra pineta e campi andati distrutti dalle fiamme grazie alla mano dell’uomo.“
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