LECCE – Dopo aver terminato il restauro della statua di Sant’Oronzo e a pochi giorni dallo smontaggio delle impalcature che ingabbiano la colonna, l’ ”imprenditore benefattore” (così come ormai è stato affettuosamente ribattezzato Emilio Colaci) si lancia in una nuova proposta che non mancherà sicuramente di sorprendere ancora una volta: “il restauro dell’intera Porta Rudiae”. Non soltanto quindi il recupero della statua di S. Oronzo danneggiata nei giorni scorsi da un fulmine, bensì di tutto il portale più famoso di Lecce.
“Il restauro di S. Oronzo – ha sottolineato Colaci – ci ha permesso di fidelizzare un buon numero di persone e imprenditori che hanno a cuore il nostro territorio e soprattutto di fare squadra con la ditta Ingrosso di San Donato con la quale abbiamo ormai deciso di intraprendere un cammino comune per la salvaguardia e il recupero dei beni artistici del nostro Salento”.
“Pur avendo già avviato il restauro della statua di Francesca Capece a Maglie – ha aggiunto Rosanna Ingrosso titolare della omonima azienda – non ce la siamo sentita di sottrarci all’impegno di intervenire per porre rimedio a questo disastroso evento forti anche del fatto che già qualche azienda si è fatta avanti per contribuire alla sponsorizzazione”.
La palla ora pass anelle mani dell’Amministrazione comunale. Ma è facile immaginare la risposta. Se Palazzo Carafa dirà sì un altro prezioso monumento della città di Lecce tornerà a splendere senza intaccare un solo centesimo dei contribuenti.
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