«Abbiamo il dovere di far provare emozioni ai tifosi che guarderanno il nuovo Lecce.» Marco Baroni si presenta così nel giorno del suo ritorno in maglia giallorossa dopo la parentesi di due anni che lo vide protagonista tra il 1987 e il 1989 nel capoluogo salentino.
Infatti la società leccese, quando ha deciso di affidare a lui la squadra, ha voluto omaggiarlo con la riproposizione sul sito ufficiale del video con il gol segnato al Napoli davanti ad uno stadio gremito nella stagione di A 1988-89, culminata con la vittoria contro il Torino all’ultima giornata e che ha significato salvezza e nono posto in classifica.
«Per noi è il ritorno di una persona che conosce quest’ambiente, ha onorato questa maglia e che potrà far bene sin da subito.» Queste sono state le parole di Saverio Sticchi Damiani per presentare il nuovo allenatore giallorosso nella conferenza stampa che, finalmente, si è potuta tenere in presenza. «Baroni dovrà proseguire un progetto che abbiamo cominciato lo scorso torneo per valorizzare giocatori giovani di qualità che saranno supportati da senatori.»
Baroni è apparso da subito felice di tornare in una piazza dove ha lasciato un ottimo ricordo, ma non vuole pensare al passato, ma proiettarsi al futuro del Lecce. «Non ho modelli preordinati, perché mi piace stare al passo con i tempi e seguo qualsiasi tipo di incontro che mi possa insegnare qualcosa. Il mio Lecce avrà tre centrocampisti, come è in uso in molte squadre oggi. Per questo prediligo giocare sugli esterni per allargare il campo. Sicuramente giocheremo con una punta, poi il resto lo vedremo in base alle caratteristiche degli elementi in rosa.»
Il feeling con il direttore Corvino, anche lui presente alla conferenza, sembra già ottimale visto che proprio Corvino gli propose la panchina della Primavera della Fiorentina quando ancora Baroni non era conosciuto.
«Ieri ho visto la Primavera vincere contro la Cremonese e ho visto ottimi elementi, ma non voglio ora fare nomi su chi potrebbe essere inserito nella prima squadra. Di sicuro il lavoro fatto dal Direttore è stato ottimo. Con lui abbiamo già parlato di moduli e calciatori. Il calcio non ha età, ma vive di opportunità che ogni calciatore deve saper cogliere al volo. Mi sento molto in sintonia con la società e con l’ambiente e non vedo l’ora di iniziare.»
Il nuovo mister ha svelato già quando ci sarà il primo approccio con il gruppo squadra e parlato della difesa vero tallone di Achille del Lecce nelle ultime due stagioni. «I difensori li sceglierò io, ma ancora non ho parlato con i giocatori presenti in rosa. Sino ad ora mi sono arrivati alcuni messaggi di benvenuto da parte di alcuni calciatori. L’8 luglio inizieremo il ritiro in sede, poi dal 15 saremo a Folgaria. Con la società dovremo vagliare l’opportunità o meno di aprire le sedute di allenamento al pubblico.»
A fine conferenza, ha preso la parola proprio Pantaleo Corvino che ha svelato diversi retroscena, tra cui quello di aver visto in Baroni delle potenzialità, anche se poi il tecnico scelse di allenare la Juventus Primavera. « Sono felice di aver scelto Baroni, iniziamo questo fidanzamento poi tireremo le somme di quanto costruito in questi mesi. Non mi piace dire bugie, quindi sarò chiaro che ho contattato Trinchera per affiancarmi, ma lui ha già firmato per la Cremonese.»
Corvino poi parla del capitolo mercato, facendo presente come il Lecce non può avere oggi giocatori incedibili. «Con la società abbiamo intrapreso la strada della crescita. Quindi abbiamo bisogno di giovani e di elementi esperti per fare in modo che questo percorso abbia senso. Se dovessi scegliere, farei di tutto per rifiutare delle offerte per i nostri giovani, mentre se arrivassero offerte importanti per calciatori in là con gli anni, come Coda, avremmo la possibilità di trovare delle soluzioni per rimpiazzare queste tipologie di calciatori, soprattutto se sono loro a voler andar via. Questo perché adesso il mercato dura tre mesi, discorso diverso è stato lo scorso anno visto che tra la fine del campionato di A e l’inizio di quello di B è passato un mese e mezzo e non avevamo il tempo di pianificare alcune partenze.»
Sembra quindi chiaro che il Lecce davanti ad una offerta considerevole per il suo attaccante non la rifiuterebbe a priori, ma ne discuterebbe con lui in primis. Corvino ha un progetto chiaro per la squadra da affidare a Baroni e la costruzione del gruppo passerà probabilmente anche da qualche cessione importante. Anche perché De Picciotto ieri è stato sin troppo chiaro. Il Lecce non può permettersi altri disavanzi di bilancio.
Photogallery a cura di Andrea Stella
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