Non sarà il Real Madrid, ma, ogni volta che gioca contro il Lecce, il Cittadella gioca delle partite perfette e fino ad ora è la bestia nera del club salentino. Anche questo pomeriggio al Via del Mare, la squadra veneta ha ottenuto i tre punti come accaduto nel lontano 2010 affossando i giallorossi con un perentorio 3 a 1. L’unica fortuna per la squadra di Corini è che la Salernitana ha perduto con lo stesso punteggio in casa contro il Monza ed in questo modo il destino della promozione diretta del Lecce è ancora nelle sue mani.
Il Lecce non parte male con Rodriguez, l’unico nome nuovo di una formazione ormai collaudata, che sembra in forma. Purtroppo però, al minuto 18 da una sua palla persa, il Cittadella riparte ed è una deviazione decisiva di Hjulmand a far sì che un tiro di D’Urso, apparentemente innocuo, termini alle spalle di Gabriel.
Il gol subito mette frenesia ai giallorossi che, però, riescono a rimettere in equilibrio il match con il solito Coda, abile a mettere in rete un ottimo assist di Henderson. E’ questo il momento migliore del Lecce che da qui alla fine del tempo ha diverse occasioni per far male ai veneti. Su tutte, quella di Maggio che mette in difficoltà Kastrati e la conclusione di Lucioni sullo scadere del tempo che fa gridare al gol prima che l’assistente di linea annullasse per fuorigioco.
Ad inizio ripresa ci si attende un Lecce alla ricerca del gol vittoria dopo un primo tempo intenso e ricco di occasioni da rete ed invece, dopo pochi minuti, è il Cittadella a tornare in vantaggio. Il merito è di un salentino doc, Rosafio, che si inventa un tiro a giro di sinistro da fuori area che non permette a Gabriel ogni possibilità di respinta.
Il nuovo svantaggio rende il Lecce nervoso anche se nel primo quarto d’ora della seconda frazione, i giallorossi avrebbero due grandi opportunità per pareggiare. Meccariello, però, indirizza male un diagonale da posizione defilata, mentre Majer prende in pieno il palo.
Corini prova a cambiare le carte in tavola con gli ingressi di Mancosu e Pettinari prima e di Tachtsidis, Paganini e Stepinski dopo. Ma il Lecce non riesce a trovare il bandolo di una gara che le sfugge di mano totalmente in pieno recupero quando i veneti segnano il terzo gol di giornata con Proia.
Adesso i giallorossi devono rimboccarsi le maniche e provare a fare la partita perfetta a Monza, martedì prossimo, dove mancherà lo squalificato Majer. Il Lecce dovrà provare a vincere per allontanare definitivamente il ritorno del Monza in classifica e per tenere a distanza la Salernitana di scena nello stesso turno a Pordenone. Il percorso è irto di difficoltà, ma se il Lecce vuole meritarsi la Serie A diretta non deve più commettere passi falsi come quello odierno. Un nuovo peccato di immaturità di un gruppo che avrebbe potuto dominare il torneo, per i nomi che ha in rosa.
Photogallery a cura di Andrea Stella
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