LECCE – Rigore e umanità. Sono queste le due direttrici lungo le quali si muove la Polizia di Stato. Da sempre. Ma a maggior ragione in questo difficile e delicato momento in cui la guerra al Covid sta alimentando forti tensioni sociali e provocando effetti profondi sul piano psicologico. La conferma giunge dal questore di Lecce, Andrea Valentino, una vita trascorsa nelle piazze calde delle città, a gestire l’ordine pubblico. Non un uomo da scrivania, per capirci. Ecco perché le sue parole assumono un significato autentico: “Oggi ricorre il 169° anniversario della Polizia di Stato, da sempre un appuntamento che diventa l’occasione al tempo stesso per una festa e per un bilancio – spiega il responsabile della Polizia salentina – Ma questo è un momento particolare per tutti anche per uno come me che si nutre del contatto con la gente, uno degli aspetti positivi di questa bella terra che mi sta mancando molto”. L’emergenza sanitaria ha costretto a rivedere e soprattutto a circoscrivere i comportamenti e gli spostamenti individuali, imponendo regole nuove. Non è stato semplice (e non lo è tuttora) per i cittadini adeguarsi ad una situazione che resta eccezionale. “Come forza di polizia stiamo cercando di accompagnare il senso del rigore allo spirito di umanità”, sottolinea Valentino. Un atteggiamento, a dire il vero, che è insito nell’azione quotidiana degli agenti ma che ora richiede maggiore sensibilità ed equilibrio. La gestione delle manifestazioni di dissenso che si stanno susseguendo negli ultimi tempi a Lecce è la conferma della bontà del lavoro svolto. “La raccomandazione che faccio ai miei agenti è quella di stare attenti ai professionisti della protesta”, a coloro i quali si infiltrano nella manifestazione per tentare di “far valere ragioni diverse da quelle della protesta”.
In piena pandemia l’attività ordinaria è filata via tranquillamente nonostante le difficoltà oggettive che hanno richiesto l’intervento della polizia. Basti pensare alla collaborazione e al supporto legati al Piano vaccinale della Regione Puglia. “Abbiamo impiegato uomini e mezzi per la scorta alle dosi vaccinali, presidiato il luoghi destinati alla vaccinazione e vigilato nelle aree dove sono custoditi i vaccini” . Insomma, “con grandi sforzi abbiamo garantito un alto livello di operatività ottenendo importanti risultati sul piano concreto”. E’ il caso delle indagini sui tre omicidi avvenuti lo scorso anno, risolte in poco tempo, o di importanti operazioni di polizia, a cominciare da quella che quest’anno ha portato all’arresto di 76 persone disarticolando un clan malavitoso.
La Polizia continua, dunque, a muoversi su un doppio binario per assicurare serenità ai cittadini e contribuire a gestire l’emergenza sanitaria. Che non è finita. E, seppure in vista di possibili riaperture nella stagione estiva, il Questore indica la strada maestra: “Ritengo che le tre regole fondamentali non cambieranno: uso della mascherina, rispetto della distanza e divieto di assembramenti”. La strada verso la normalità appare ancora lunga. Incrociamo le dita.
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