PITTSBURGH (USA) – Giorgia, la bimba salentina affetta da sindrome di Berdon, sta affrontando alcuni problemi dovuti alla scarsa funzionalità dello stomaco e negli ultimi giorni è stata sottoposta a nuove terapie farmacologiche. Dopo il trapianto mulitiorgano nel novembre 2019 che le ha salvato la vita, la piccola ha combattuto contro una lunga serie di complicazioni, alcune anche piuttosto gravi, che hanno fatto temere il peggio. Lo scorso mese è tornata in ospedale per un piccolo intervento chirurgico, non particolarmente invasivo questa volta, ma da allora è piombata nuovamente in uno stato di frustrazione tale da preoccupare la madre Elisa.
I nuovi farmaci non hanno ancora sortito gli effetti sperati e lo staff del Children’s Hospital di Pittsburgh continua con la sperimentazioni, tenendo conto che quello di Giorgia è un caso estremamente raro. La piccola è infatti l’unica paziente con sindrome di Berdon ad aver raggiunto l’età di 12 anni. Non si conoscono gli effetti delle terapie necessarie per un post-trapianto così complesso; le eventuali complicazioni vengono affrontate di volta in volta.
Dalla prossima settimana e per le prossime sei, la bimba dovrà seguire un percorso di riabilitazione psico/fisica in ospedale, per almeno sei ore ogni giorno. In questo modo si aggiungerà ulteriore stress alla già difficoltosa routine giornaliera fatta di decine di medicinali diversi, alimentazione parenterale, medicazioni.
Fortunatamente Giorgia ha lentamente iniziato ad assumere cibo solido, ancora in quantità troppo esigue per consentire all’apparato digerente di lavorare in autonomia, ma è di certo un primo passo importante per la sua rieducazione alimentare. Non appena possibile la piccola riprenderà a girare i suoi ormai famosi tutorial culinari, aiutata a distanza dai suoi personaggi famosi preferiti, che hanno la capacità di stimolarla ad alimentarsi e a mantenere il buonumore. Tra i vip contattati che hanno risposto all’appello di Elisa c’è Albano Carrisi, il cantante cellinese che da tempo si occupa di dare sostegno alla piccola e alla sua famiglia.
Nel frattempo Elisa che si occupa da sola della figlia, deve affrontare anche le piccole grandi problematiche di gestione familiare tra le quali il trasloco in una casa nuova, senza poter contare su alcun aiuto. A causa della pandemia, la sorella che vive in Salento come tutti gli altri parenti, non ha avuto l’opportunità di raggiungere gli Stati Uniti. “La mia bimba non vede da molto tempo la zia e nemmeno il suo papà – ha spiegato in un video aggiornamento – e a causa delle restrizioni, non può socializzare e frequentare i bambini della sua età e soffre parecchio per questo”.
Tra tutte gli ostacoli che finora Giorgia ha dovuto affrontare, la depressione è il più arduo da superare. E’ un’altra sfida che madre e figlia si troveranno ad affrontare fianco a fianco, ma che speriamo sapranno affrontare con la stessa tenacia che le ha portare a raggiungere insieme risultati straordinari.
Noi continuiamo a sostenerle come sempre e ad occuparci di raccontare la loro storia che è uno straordinario esempio di forza, resilienza e coraggio utile per tutti, soprattutto in un periodo così complicato. Forza Giorgia!
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