LECCE – Il Chievo è la sua vittima preferita, visto che l’ha sempre battuta nel corso della sua carriera. Fabio Lucioni l’ha affrontato tre volte e per tre volte ha vinto. E’ successo con tre maglie diverse (Reggina, Benevento e appunto Lecce) e in tre competizioni diverse (Coppa Italia, A e B) e adesso il difensore romano vuole finalmente bissare una vittoria contro i veneti. Lo può fare in questa sua avventura leccese contornata ormai da 90 gare, alcune delle quali con la fascia di capitano, dove ha segnato anche 5 reti.
«La mia esperienza qui nel Salento è favolosa, ma se dovessi scegliere una partita a me rimasta nel cuore direi quella del mio ritorno in A.» Così Lucioni esordisce nella consueta conferenza stampa di metà settimana nella quale un calciatore giallorosso si presenta davanti ai microfoni. «Non mi piace però parlare di me, ma del gruppo. La vittoria di Reggio Emilia è stata il crocevia della stagione perché ha messo in evidenza come il gruppo stia crescendo. Siamo ancora dietro rispetto ad un gruppetto di squadre, ma potremo dire la nostra da qui alla fine della stagione.»
Per Lucioni è fondamentale la concentrazione mentale che sopperisce anche alle carenze atletiche. «Per la mia crescita è stato importantissimo Marco Baroni che veniva dalla scuola Juve come allenatore. Lui mi ha fatto capire che per restare al top non serve soltanto essere integri fisicamente, ma mantenere la giusta concentrazione in allenamento e poi in partita. Ed è quello che deve fare il Lecce in questo periodo. Ci aspettano undici finali e dobbiamo essere sempre sul pezzo, capendo quando aggredire gli avversari, invece di accontentarci di un vantaggio esiguo. Solo così non si ripeteranno le situazioni negative capitate nelle gare precedenti.»
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