LECCE – Prenderà il via il prossimo 15 marzo il progetto finalizzato alla lotta all’abbandono dei rifiuti nei cestini gettacarte in città e al recupero dell’evasione fiscale Tari. Il progetto è realizzato in collaborazione dai settori Ambiente – capofila, con l’ufficio del D.E.C –, Tributi e Polizia Locale e prevede una serie di controlli puntuali “porta a porta” a partire dai quartieri più afflitti dal fenomeno dell’abbandono nei cestini o per le strade.
Gli obiettividell’attività sono diversi: ridurre il fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti; individuare la presenza di utenze che evadono il tributo Tari (e di conseguenza non dispongono della necessaria dotazione per il conferimento differenziato), acquisire dati e approfondire le caratteristiche e le casistiche del fenomeno dell’abbandono, elevare la qualità della raccolta differenziata a beneficio dell’ambiente e dei costi di smaltimento della stessa.
Nelle vie nelle quali i cestini gettacarte vengono utilizzati impropriamente e in maniera continuativa per il conferimento generico di sacchetti o – peggio – si riscontrano quotidiani abbandoni a bordo strada, il Comune interverrà con una attività puntuale in più fasi. Sulla base del monitoraggio del territorio, effettuato dall’ufficio D.e.c. con il supporto di Monteco, saranno individuate le zone sensibili nelle quali è più urgente intervenire.
Dopo il monitoraggio scatterà l’attività conoscitiva nelle vie attorno al punto di abbandono. In primo luogo sarà effettuato l’incrocio delle banche dati dei contribuenti Tari, della banca data anagrafica per civico e della banca dati Siunet, il programma utilizzato da Monteco per la gestione dei dati relativi alle dotazioni per la raccolta differenziata (mastelli e carrellati).
Le abitazioni non presenti in banca dati Tari saranno oggetto di sopralluogo per la consegna dei mastelli di conferimento differenziato a fronte della compilazione dell’autodenuncia Tari: dal giorno seguente potranno così conferire correttamente e secondo calendario i rifiuti differenziati partecipando alla raccolta porta a porta. L’autodenuncia sarà poi trasmessa al settore Tributi per gli adempimenti del caso (calcolo del tributo, invio bollettino tari, eventuali sanzioni).
Le utenze i cui intestatari si rifiuteranno di compilare l’autodenuncia saranno segnalate al settore Tributi, che procederà all’accertamento d’ufficio. In caso di non reperibilità del cittadino presso la residenza sarà effettuata d’ufficio la verifica della effettiva residenza presso la banda dati dell’Agenzia delle Entrate e i risultati saranno trasmessi al settore Tributi. Per quanto riguarda i condomini la procedura sarà effettuata coinvolgendo la banca dati degli amministratori.
I controlli riguarderanno anche le utenze commerciali e i pubblici esercizi. Le utenze non domestiche che dovessero risultare prive di dotazioni di servizio saranno invitati alla compilazione dell’autodenuncia Tari e si procederà alla sanzione del caso, effettuando in seguito il controllo dell’effettivo ritiro dei carrellati.
Ad ogni controllo saranno fornite tutte le informazioni sulla raccolta differenziata, i calendari di raccolta e gli orari e le modalità di accesso ai centri comunali di raccolta.
La prima sperimentazione ad ottobre-novembre nel quartiere Leuca
Nel mesi di ottobre e novembre 2020 il progetto è stato sperimentato in una parte del quartiere Leuca, compresa nel quadrilatero tra via XX settembre, Viale Otranto, viale Marche e Via Vittorio Alfieri. Anche qui l’attività di accertamento e capillare intervento casa per casa è stata preceduta dall’acquisizione di elementi fotografici e sopralluoghi, tesi a documentare la persistenza del fenomeno degli abbandoni.
Nei due mesi di attività sono state 1.798 le abitazioni controllate, con l’acquisizione di 70 autodenunce Tari, 207 accertamenti per omessa/infedele dichiarazione. Sono state recuperate utenze Tari per un importo totale di 142.662,00 euro e sanzioni per 1.700,00 euro. Sono state inoltre acquisite informazioni circa 201 cambi di residenza non segnalati all’ufficio anagrafe del Comune.
Il personale ha provveduto a spiegare a tutti i cittadini raggiunti le modalità di conferimento – anche avvalendosi di mediatori culturali –, ha consegnato i calendari di raccolta, i modelli di autodenuncia Tari. Ha segnalato all’ufficio Anagrafe e al settore Tributi i dati utili al necessario aggiornamento delle posizioni dei cittadini interessati.
La relazione del Dec al segretario generale e al dirigente del settore Ambiente, con la quale si rendicontano i risultati raggiunti riporta che dopo le verifiche per singola strada, i cestini gettacarte da passeggio non erano più aggrediti dai sacchetti di spazzatura e la strada si presentava al mattino presto con le dotazioni esposte ordinatamente, mentre prima vi erano sacchetti sparsi ovunque. Il miglioramento non passava inosservato agli occhi dei residenti che, con il procedere dell’intervento, hanno iniziato a collaborare con le pattuglie per fornire indicazioni utili per agevolarne il lavoro.
Tutti i cittadini o le utenze non domestiche che intendono mettersi in regola prima di essere oggetto di controlli, possono farlo attraverso i moduli di autodenuncia presenti sul sito istituzionale del Comune di Lecce alla pagina del settore Tributi: https://www.comune.lecce.it/
“Il progetto riprenderà dal quartiere San Pio, dove il fenomeno degli abbandoni è drammaticamente presente e visibile, a detrimento del decoro e della vivibilità – dichiara l’assessore all’Ambiente Angela Valli – voglio ringraziare i tantissimi cittadini, la stragrande maggioranza, che contribuiscono correttamente alla raccolta differenziata, dei quali sempre più spesso raccogliamo l’indignazione per i comportamenti ignobili messi in atto da pochi. La sperimentazione del progetto ha dimostrato ancora una volta la propensione della città a collaborare con gli uffici comunali per far valere per tutti le regole. Ringrazio il dirigente Magnolo, il D.e.c. Brunetti e i funzionari del settore Ambiente che si dedicano con abnegazione al corretto funzionamento dei servizi ambientali in città, svolgendo un lavoro prezioso e insostituibile”.
“Il risultato della sperimentazione ha confermato la percentuale di circa il 25 per cento delle utenze che non risultano essere in regola con la Tari – dichiara l’assessore ai Tributi Christian Gnoni – l’invito che faccio ai cittadini non in regola è di provvedere all’autodenuncia Tari per evitare sanzioni a seguito di questa nuova capillare campagna di verifica. Insieme si può procedere alla corretta iscrizione e alle rateizzazioni dovute. Ricordo che più cittadini pagano la Tari più risorse sono a disposizione per le riduzioni e le esenzioni della Tari sociale. Recuperare l’evasione è per questo un interesse collettivo che va incontro soprattutto ai più deboli”.
“La lotta all’abbandono dei rifiuti e all’evasione della Tari nella nostra città può contare sul supporto e l’operosità della Polizia Locale, che è presente nel nucleo intersettoriale non solo per sanzionare ma soprattutto per stabilire un corretto rapporto con il cittadino, all’insegna delle condivisione delle regole comuni – dichiara l’assessore alla Polizia locale Sergio Signore – Sono sicuro che insieme, con buona volontà e determinazione, potremo cancellare le tante macchie al decoro e alla civile convivenza provocate da quanti agiscono al di fuori delle regole a danno dei tanti cittadini in regola”.
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