LECCE – Una buona parte di medici e odontoiatri della provincia di Lecce non risulta ancora inseriti nel piano vaccinale, nonostante le promesse siano andate crescendo in maniera incalzante nelle ultime settimane. La denuncia giunge da Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Lecce con una lettera aperta inviata al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all’assessore alla Salute Pier Luigi Lopalco e ai vertici dell’Asl di Lecce (il direttore generale Rodolfo Rollo, il direttore sanitario Roberto Carlà e il direttore del Dipartimento di prevenzione Alberto Fedele).
“Nell’incontro avvenuto nelle ultime settimane di dicembre – si legge nella missiva – tra i Presidenti dell’Ordine dei Medici di Puglia e l’assessore regionale Lopalco fu stabilito che tutti gli iscritti agli Ordini professionali medici chirurghi ed odontoiatri sarebbero stati vaccinati nella prima fase, insieme a tutti gli altri operatori socio-sanitari e agli utenti delle Rsa”. A dare man forte all’impegno preso lo stesso Lopalco, nonostante la una mancata sintonia, al tempo, con la task forse nazionale, ma “apparso forte, motivato e convinto della strada intrapresa”.
Una sorta di diritto di “precedenza” accordato e sostenuto con decisione che ha rappresentato “un impegno ancora più grande nel ruolo che i professionisti della salute hanno svolto e soprattutto erano chiamati a svolgere nella società e nel servizio sanitario”. Ciò ha rappresentato uno stimolo maggiore per gli operatori sanitari nell’affrontare le sfide che il dramma pandemico ha sollecitato, sia attraverso il mezzo più importante di prevenzione, assumendo il ruolo di messaggeri culturali di speranza verso i cittadini, ma anche offrendo ogni tipo di collaborazione richiesta come ad esempio fornire elenchi di candidati alla vaccinazione, divulgare informazione, sostenere materiale formativo, fornire disponibilità anche volontaria a vaccinare e molto ancora.
Durante un secondo incontro – ricorda ancora il presidente Donato De Giorgi – è stato certificato, pur tenendo conto dei ritardi nelle consegne che “entro il 15 febbraio 2021 tutti gli operatori sanitari ed in particolare i medici e odontoiatri sarebbero stati vaccinati”. Eppure alla vigilia di tale data un numero considerevole di odontoiatri, professionisti ad alto rischio di contagio, sono stati inseriti nel piano vaccinale solo da pochi giorni e i “Liberi Professionisti non convenzionati della nostra Provincia – prosegue il dottor De Giorgi – non sono mai stati raggiunti, neanche da un messaggio!”. Tra di loro molti medici in pensione, ma ancora pienamente e validamente attivi. Una situazione che causa profondo rammarico, per la sensazione che questa categoria sia stata in qualche modo “dimenticata dalle istituzioni”, tenendo poco conto della “giusta dignità, onorabilità, equità e rispetto che certamente merita”.
L’Ordine dei Medici fa fronte comune ponendosi al fianco dei colleghi professionisti ed è “pronto ad impugnare in ogni sede e a denunciare con ogni mezzo le ragioni di chi ha dedicato e dedica la propria vita al benessere e alla salute dei cittadini”.
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