LECCE – La casa editrice I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno annuncia la pubblicazione dell’ultimo lavoro poetico di una delle voci più importanti del panorama poetico nazionale e internazionale: Tomaso Kemeny. L’Autore (Budapest 1938) vive a Milano dal 1948, come anglista ha scritto libri e saggi su Marlowe, Coleridge, Shelley, Lord Byron, Lewis Carrol, Dylan Thomas, James Joyce de Ezra Pound. Ha pubblicato oltre dodici libri di poesia, ed è presente nelle più importanti antologie poetiche di rilievo nazionale e internazionale. È uno dei fondatori del movimento Mitomodernista, del movimento ·Poetry and Discovery”, nonché della CASA DELLA POESIA DI MILANO (2006). La nuova raccolta “25 appuntamenti + 2 col sicario” di Tomaso Kemeny, che vede gli interventi critici di Donato Di Poce, Chiara Evangelista, Laura Garavaglia, Ottavio Rossani continua saldamente la tradizione per versi del Nostro, volta a realizzare quel sogno e segno incisivi nella realtà di ogni giorno attraverso l’utopico, l’eroico, l’eretico e l’erotico. Ogni componimento è un gioco alla roulette russa del Destino, dove solo la Poesia è in grado di porre Ordine al Caos. Il volume è inoltre impreziosito da 27 tavole grafico pittoriche dell’artista Paola Scialpi, che ha interpretato con il suo stile inconfondibile il messaggio poetico di Kemeny in questa silloge.
“La CreAttività di Tomaso Kemeny – afferma Donato Di Poce – si arricchisce di questa sua matura suite aforistica, spalancandoci le porte ad un ennesimo tesoro nascosto di bellezza ed energia poetica.” Ottavio Rossani sostiene invece che “L’energia bretoniana è entrata nel sangue di Kemeny non solo attraverso le parole e le opere, ma anche attraverso l’amicizia e la corrispondenza emotiva. Dal ribollire delle pulsioni giovanili Tomaso oggi è arrivato a poter raccontare le grandi imprese, o le pulsioni e le immagini quotidiane, per la poesia, per la Bellezza, per il senso del vivere e del pensare di questa umanità sempre ribollente di grandi decisioni e, però, anche di irrazionali crudeltà. “
“Questi “incontri col sicario” che uniscono alla brevità la potenza della visionarietà, sono anche una riflessione sul trascorrere inesorabile del tempo, sul senso della vita, sul rapporto immanente-trascendente” commenta Laura Garavaglia, mentre Chiara Evangelista sottolinea: “Kemeny non si smentisce e ricerca il ruolo del testo nel contesto, il ruolo del poeta nell’insofferenza asmatica dell’indigesto hic et nunc.”
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