Inizia da Pordenone l’era del Lecce senza Filippo Falco, approdato in mattinata alla corte di Dejan Stankovic, tecnico della Stella Rossa di Belgrado. Con la cessione del calciatore, si sblocca il calciomercato in fase offensiva della squadra giallorossa con il direttore Corvino pronto a trovare un elemento che possa essere un’ottima alternativa alla coppia titolare Coda-Stepinski.
Eugenio Corini alla vigilia della difficile trasferta in terra friulana contro il Pordenone, non ha parlato solo delle insidie che questa gara proporrà ai giallorossi, ma anche della situazione di mercato, quando mancano pochi giorni al gong finale. «Voglio fare prima di tutto un grande in bocca al lupo a Falco per quella che sarà la sua esperienza alla Stella Rossa.» Così afferma il tecnico. «Sono in contatto con la società e so che siamo vigili su ogni opportunità che il mercato ci potrà riservare. Abbiamo già fatto molto a centrocampo e adesso serve solo qualcosa in attacco.»
Corini non parla di caratteristiche fisiche, ma probabilmente vorrà un calciatore forte fisicamente da poter essere una valida alternativa a Coda, visto che la sua assenza contro l’Empoli si è fatta sentire. Contro il Pordenone, invece, il Lecce dovrà fare a meno di Tachtsidis, appiedato dal giudice sportivo per somma di gialli, ma il tecnico ha già in mente chi potrà interpretare bene il ruolo di play. «Hjulmand ha avuto dei problemini fisici, ma oggi ha svolto la rifinitura e domani sarà in campo. Contro l’Empoli ha giocato un ottimo spezzone di gara in un match che per noi è stato un crash test perché ci siamo dovuti adattare ad un modulo che non era a noi congeniale, ma l’unico disponibile per gli uomini a mia disposizione. E abbiamo dimostrato di saper tener botta alla prima della classe.»
Corini vuole chiarire perfettamente ciò che si aspetta dai suoi in questa seconda parte di stagione. «Abbiamo svolto una prima parte di stagione buona, ma non ottimale anche perché a dicembre ci siamo trovati ad affrontare molte partite consecutive con un reparto offensivo dimezzato. Il Lecce deve oggi saper contestualizzare il livello raggiunto, visto che viene da due anni di esaltazione e da uno culminato con una retrocessione. Dai miei ragazzi pretendo che crescano e il mio obiettivo è quello di portare il Lecce più in alto possibile, ma bisogna andare per gradi. Certo che vorrei vincere ogni gara, ma è necessario capire che questa squadra ha cambiato molto e comunque si trova tra le prime di un campionato dove tutti i club in alto hanno giocato campionati importanti, molti dei quali in A.»
L’allenatore sa che domani non sarà facile affrontare il Pordenone anche se privo della sua punta titolare Diaw, passato ieri al Monza. «Sono una squadra granitica in difesa che sa giocare bene e può rendersi pericolosa con più armi, soprattutto con i palloni alti. Noi dovremo muovere velocemente palla e attuare il nostro modello di gioco se vogliamo fare male ad una squadra che ha preso solo tre reti nelle ultime sette gare.»
Per quanto concerne la formazione titolare, Corini non potrà contare su Listkowski, ma riparte dalle certezze del suo 4-3-1-2. In difesa Zuta sarà sicuramente il riferimento a sinistra, mentre a centrocampo Henderson e Nikolov dovrebbero essere le sentinelle al fianco di Hjulmand. In avanti ritornerà naturalmente Coda con Stepinski. Per Rodriguez, invece, ci sarà spazio nella seconda parte di gara visto che l’attaccante iberico è ancora in fase di miglioramento della sua tenuta fisica dopo i problemi che ne hanno condizionato l’inizio stagione.
Il ragazzo, cresciuto nella “cantera” madridista, si sta rivelando uno dei migliori innesti di Corvino che sta pensando al futuro del club con l’arrivo di calciatori giovani. Infatti, proprio oggi è stato annunciato l’acquisto per la formazione Primavera del diciottenne attaccante danese Back Noah Crone, giunto a titolo definitivo dal club del Nordsjaelland. Crone ha firmato un triennale con opzione per altri due anni.
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