LECCE – Un uomo è stato arrestato dopo aver esploso un colpo d’arma da fuoco al cugino. L’episodio si è verifcato nella giornata di ieri. Un 55enne leccese è ora accusato di tentato omicidio nei confronti del cugino C.F., 42enne, raggiunto da un proiettile mentre era alla guida della sua auto nei pressi dell’abitazione del cugino. Sono entrambi già noti alle forze dell’ordine.
Le indagini sono statatae intorno alle 13 di ieri quando il 42enne si è presentato presso gli uffici della Questura di Lecce in evidente stato di agitazione, riferendo ai poliziotti di essere stato attinto da colpi di arma da fuoco, qualche minuto prima, da parte del cugino A.S., in seguito a vecchie discussioni legate a rapporti sentimentali con una terza persona, una 44enne di origine brasiliana.
I successivi accertamenti eseguiti da parte degli investigatori della Squadra mobile, hanno permesso di appurare che già nel corso della mattinata, verso le ore 8.30, era intervenuta una volante della Polizia di Stato per una lite che ha visto coinvolti i due cugini e la donna. Il diverbio tra i due è continuato tramite messaggi telefonici e telefonate ed un incontro-scontro, verso le ore 12.30, nei pressi del bar in piazza Libertini, dove sono venuti alle mani.
La discussione tra i due litiganti è continuata fino a quando il 55enne ha invitato il cugino presso la sua abitazione per un chiarimento, ma all’arrivo del malcapitato, questi lo ha atteso in strada impugnando una pistola e facendo esplodere alcuni colpi in direzione del conducente. Uno dei proiettili ha colpito il parabrezza, lato guida, andandosi a conficcare nel cruscotto e sfiorando di un niente la tragedia.
Preso atto di quanto denunciato dal 42enne, i poliziotti della Squadra Mobile hanno convocato il cugino nei propri uffici. Questi, presentatosi poco dopo, consapevole della gravità dell’atto commesso, ha rivelato il luogo dove aveva nascosto il revolver, marca Renato Gamba Gardone V.T. modello Trident 38 special, con matricola abrasa, perfettamente funzionante, illegalmente detenuto. Nel corso della perquisizione è stata rinvenuta anche una pistola scacciacani artatamente modificata al fine di aumentarne la potenzialità offensiva.
Entrambe le armi sono state sequestrate, mentre A.S. è stato arrestato e, su disposizione del pm, accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
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