LECCE – Bocciatura su tutta la linea. Sulle concessioni demaniali il Tar di Lecce dà ragione ai balneari che avevano deciso di ricorrere ai giudici amministrativi per chiedere l’applicazione della legge nazionale (la numero 145 del 2018) che prevede la proroga al 31 dicembre 2033 delle concessioni. Il Comune di Lecce invece si era opposto strenuamente proponendo una proroga tecnica limitata al 2023, innescando le proteste e i ricorsi da parte di numerosi imprenditori del settore.
Con due distinte sentenze riferite agli stabilimenti balneari Lido Pachamama e Lido Pevero Beach, di San Cataldo, la prima sezione del Tar di Lecce (presidente ed estensore Antonio Pasca), ha accolto i ricorsi proposti dai due lidi – difesi dall’avvocato Danilo Lorenzo – contro le determinazioni con le quali il Comune di Lecce aveva rigettato la domanda di proroga di 15 anni della concessione demaniale marittima nella titolarità dei ricorrenti. “Il Tar – ha spiegato l’avvocato Lorenzo – ha accolto pienamente la tesi da me sostenuta sulla non esecutività della Direttiva Bolkestein e sulla prevalenza della legge Italiana rispetto ad una fonte normativa non esecutiva nello Stato membro. Si tratta di una sentenza storica e di pregevolissimo spessore giuridico”.
Altri tre stabilimenti balneari leccesi (Soleluna, Maluha Bay e PolePoles) sono stati invece difesi dall’avvocato Leonardo Maruotti. Accanto al legale anche gli avvocati Fritz Massa e Francesco G. Romano, in rappresentanza della neo costituita Federazione Imprese Demaniali: “E’ la conferma della irrazionalità/irragionevolezza della pretesa del Comune di Lecce di arbitrariamente differenziare l’attività amministrativa in funzione dell’adesione o meno al modello prescelto. Così negando il principio fondamentale di uno stato di diritto che impone il trattamento uniforme delle situazioni uniformi”.
Le proroghe tecniche annuali dunque sono illegittime, in quanto i comuni hanno l’obbligo di applicare la legge numero 145 del 2018.
Ma vi è di più. Il giudice amministrativo – sottolinea il presidente di Sib Confcommercio Antonio Capacchione – afferma chiaramente e inequivocabilmente anche ‘il diritto della parte ricorrente di conseguire la proroga del titolo concessorio in essere per la durata prevista dalla legge nazionale numero 145/2018, ovvero fino al 31 dicembre 2033, atteso che il diritto alla proroga risulta direttamente sancito dall’articolo 1 commi 682 e seguenti della legge 145/2018’”». “Interessanti e stimolanti” vengono ritenute inoltre le argomentazioni sui contenuti di un processo di riforma del settore. “Da queste sentenze – conclude – traiamo ulteriori motivi di conferma della giustezza della nostra piattaforma rivendicativa per la salvaguardia di questo settore economico oggi più che mai cruciale per le sorti economiche del paese”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Mauro Della Valle Presidente di Federazione Imprese Demaniali, da sempre in prima linea in questa battaglia. Tiriamo un sospiro di sollievo in un momento difficile”.
Il Comune di Lecce, intanto, ha già preannunciato ricorso davanti al Consiglio di Stato.
Facebook
Instagram
RSS