Riprende il campionato per il Lecce di Corini che domani pomeriggio alle 16.00 affronterà in trasferta la Reggina nella speranza di riprendere a scalare la vetta della classifica dopo i due pareggi consecutivi contro Cittadella e Monza. Questi sono stati due punti importanti contro due squadre protagoniste di questa prima parte di stagione, ma che hanno contribuito a rallentare ulteriormente il cammino dei giallorossi. Lucioni e compagni, infatti, sono attardati rispetto a quello che sarebbe il ruolino di marcia delle contendenti alla promozione diretta e devono quindi riprendere presto il feeling con la vittoria.
È stata una prima parte di stagione anomala, dove il Lecce ha alternato momenti esaltanti a crisi evidenti di concentrazione pur avendo una rosa tra le più forti della categoria. Da adesso in poi bisognerà, però, trovare continuità con un assetto che garantisca gol, ma anche maggiore protezione al reparto difensivo. Per questo motivo risulta fondamentale inserire a centrocampo giocatori che possano dare sostegno alla fase di non possesso. Ed, infatti, il primo colpo del direttore Corvino è stato quello di mettere le mani su di un centrocampista che è giovane anagraficamente, ma già esperto per affrontare il torneo cadetto. Arriverà nel pomeriggio di domani a Lecce Morten Hjulmand, centrocampista danese che può ricoprire tutti i ruoli della zona nevralgica del terreno di gioco e che sarà acquistato dalla società giallorossa a titolo definitivo. Il ragazzo classe ‘99 è nel giro della nazionale under 21 danese e proviene dal massimo campionato austriaco, dove ha giocato con la maglia dell’Admira Wacker nelle ultime due stagioni e mezzo con presenze anche in Europa League.
Naturalmente Hjulmand non potrà essere a disposizione di Corini nella trasferta di domani dove sarebbe servito come il pane le contemporanee assenze di Paganini e, molto probabilmente, di Majer. Mentre l’ex Frosinone è restato a Lecce, lo sloveno è partito quest’oggi alla volta della Calabria insieme al gruppo squadra, ma difficilmente potrà essere del match. Sono rimasti in città anche i due attaccanti, ormai sulla lista dei partenti, Falco e Pettinari. Corini ha voluto puntualizzare che hanno ancora dei problemi fisici, ma sembra evidente che la loro assenza dalla lista delle convocazioni sia dovuta più alla voglia dei due calciatori di trovare una nuova destinazione piuttosto che ad insormontabili impedimenti di natura fisica. Oltre a questi due giocatori offensivi il tecnico giallorosso dovrà fare a meno anche di Rodriguez in quel reparto.
Volendo ipotizzare una formazione iniziale per domani, bisogna dire come sia in dubbio la presenza dall’inizio dell’esterno difensivo Adjapong. Per questo motivo Corini potrebbe schierare Meccariello nell’inedito ruolo di terzino destro con il rientrante Lucioni al fianco di Dermaku. A centrocampo le scelte sono obbligate con Henderson e Listkowki vicini a Tachtsidis, mentre in avanti giocheranno Stepinski e Coda, con Mancosu poco più arretrato.
La gara di domani pomeriggio del Granillo si prospetta fondamentale per capire a quale campionato potrà iscriversi il Lecce, perché sarà contro una compagine con una rosa importante, ma che ha ingranato a fatica in questa prima parte di stagione al punto da cambiare allenatore. Il nuovo tecnico amaranto è una vecchia conoscenza del calcio leccese, quel Marco Baroni che contribuì da calciatore alla promozione dei giallorossi in Serie A nel 1988. Il nuovo tecnico, giunto un mese fa in riva allo stretto, ha racimolato due vittorie e un pareggio in cinque match, cambiando radicalmente il modo di giocare della Reggina che ora si schiera con la difesa a quattro e tre uomini offensivi alle spalle della prima punta.
La gara nasconde, quindi, delle insidie, ma il Lecce deve provare a fare suoi tutti i punti in palio. Una vittoria, poi, non sarebbe importante soltanto per la classifica, ma sarebbe anche beneaugurante per la cabala, visto che i giallorossi, nelle tre volte in cui hanno trionfato in B trovandosi di fronte la Reggina in stagione (1996-97/1998-99/2009-10), hanno sempre espugnato lo stadio calabrese in match che si sono poi rivelati determinanti per l’esito della classifica.
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