Oltre un miliardo di euro alle imprese della provincia di Lecce dal «Fondo di garanzia per le Pmi» (istituito con legge numero 662 del 1996 ed operativo dal 2000).
È quanto emerge da uno studio condotto dall’Osservatorio economico Aforisma school of management. Per le aziende salentine, sono già ben 20.427le operazioni arrivate al Fondo, a partire dal 17 marzo scorso, giorno di avvio dei provvedimenti che hanno potenziato ed ampliato l’azione della garanzia dello Stato (decreto legge “Cura Italia” e successivo decreto legge “Liquidità”), sino al 2 dicembre scorso. L’importo medio si attesta a 50.300 euro.
“Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese– spiega Davide Stasi responsabile dell’Osservatorio Economico – supporta le imprese e i professionisti che hanno difficoltà di accesso al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento. Il decreto legge “Liquidità”, convertito con Legge 40/2020, ne ha profondamente modificato le modalità operative, semplificando le procedure, aumentando le coperture ed ampliando la platea dei beneficiari.”
L’importo finanziato complessivo, in Puglia, è di ben 5 miliardi 181 milioni di euro (l’importo medio si attesta a 62.411 euro). Corrisponde al 4,6 per cento del totale nazionale (112,7 miliardi di euro, con un importo medio di 79.257 euro).
“Ai fini dell’ammissibilità alla garanzia – sottolinea Stasi – non viene effettuata alcuna valutazione del merito di credito del soggetto beneficiario finale da parte del Gestore del fondo. Per le operazioni fino a 30mila euro è prevista l’approvazione automatica da parte del Fondo: i soggetti richiedenti (come banche e confidi) possono erogare i finanziamenti anche prima della delibera della garanzia. Possono essere garantite le imprese di micro, piccole o medie dimensioni (Pmi), iscritte al Registro delle imprese e i professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali iscritte all’apposito elenco del Ministero dello Sviluppo economico. Con il decreto legge “Liquidità” sono state anche ammesse le “small mid cap” (con un numero di dipendenti fino a 499) e, limitatamente ai finanziamenti fino a 30mila euro, le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, broker, agenti, subagenti di assicurazione ed enti del Terzo settore”.
Le cosiddette “operazioni fino a 30mila euro” sono state 65.472, in Puglia, per un importo finanziato complessivo di circa un miliardo 239 milioni di euro (l’importo medio si attesta a 18.924 euro), pari al 6,3 per cento dell’importo finanziato in Italia riferito alle “operazioni fino a 30mila euro” (19,8 miliardi di euro, con un importo medio di 19.555 euro).
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