VERONA – Un gol di Falco al terzo minuto di recupero regala i tre punti al Leccenello stadio Bentegodi di Verona e spingere la squadra di Corini in vetta alla classifica in attesa delle altre partite nel weekend.
Non è stato magari il miglior Lecceper tutto l’arco dell’incontro, ma è stato sicuramente il più solido visto sin qui nella cadetteria. La squadra ha giocato molto bene nella prima frazione di gioco contro un forte Chievo Verona, mentre è calata fisicamente nel secondo subendo gli attacchi sterili dei padroni di casa. La differenza l’hanno fatta i cambi di Corini visto che il Lecce dispone di una rosa che può definirsi quasi illegale per la categoria. Infatti, da una combinazione dei nuovi entrati Pettinari Falco è arrivato il gol che permette ai giallorossi di incamerare il quarto successo di fila.
Corini si affida alla formazione che ha surclassato la Reggiana per 7 a 1 e il Lecce prova a dettare i suoi tempi di gioco già dopo il fischio di inizio. La prima occasione da gol del match, però, è del Chievo con l’ex Inter Obi che chiama Gabriel a un difficile intervento. Dopo un periodo di studio, intorno al ventesimo si svegliano gli avanti giallorossi prima con Paganini che impegna Seculin in angolo e poi con il gol del vantaggio. Coda riceve palla sul corridoio di destra e siinventa un cross al bacio per Stepinski che di testa realizza il gol dell’ex.
Sembra che la partita possa seguire il filo conduttore degli ultimi match dei giallorossi ed invece è solo una illusione. Sono passati appena due minuti dal gol del polacco e Paganini sbaglianel recuperare la sua posizione, restando così arretrato rispetto alla linea del fuorigioco. Garritano ne approfitta e in mezza girata trafigge tutto solo un incolpevole Gabriel. Si era al ventiduesimo e da questo momento e per tutta la frazione si vede solo il Lecce in campo alla ricerca di un nuovo vantaggio e che va vicinissimo al gol con Mancosu, ma il pallone sorvola di poco la traversa.
L’inizio del secondo tempo è sulla stessa lunghezza d’onda del primo tempo con il Lecce che si rende pericoloso dalle parti della porta clivense con Adjapong che tira, però, fuori dallo specchio dopo una buona azione corale.Il Lecce prova a mantenersi in fase offensiva portando alto il pressing, ma dopo il quarto d’ora la squadra di Corini accusa un calo fisico e ne approfitta il Chievo che attacca prevalentemente sulla fascia destra e con Canotto rende la vita difficile a Zuta, subentrato pochi minuti prima a Calderoni.
Per quasi venti minuti i giallorossi hanno difficoltà nelle ripartenze, restando arroccati in difesa, finché Corini non effettua i restanti quattro cambi. Il tecnico sostituisce tutto il reparto d’attacco mettendo in campo in serie Falco Pettinari e Listkowski per provare a vincere il match. Anche il tecnico di casa Aglietti prova a sostituire qualche suo uomo ormai senza benzina ed è qui che la qualitàdel Lecce emerge.
Nei minuti di recupero è la squadra giallorossa ad avere il pallino del gioco con Falco che finalmente lascia la posizione di ala destra e si accentra per calamitare quanti più palloni possibili. Da uno di questi parte un’incursione verso la porta avversaria. Il fantasista cerca di servire Pettinari, ma il pallone gli ritorna sui piedi e dal cuore dell’area trafigge di destro il portiere clivense.
L’esultanza di tutto il gruppo squadra intorno a Falco susseguente è il chiaro segnale di un gruppo che sta diventando branco, come disse Corvino qualche settimana fa. Il Lecce ha battuto una diretta concorrente per la Serie A facendo vedere di saper soffrire e di poter imporre la sua legge su ogni terreno di gioco.
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