“Si celebra oggi la ‘Giornata mondiale contro la violenza sulle donne’. In questa occasione come donna – donna impegnata in politica come Azzurro Donna dell’VIII Municipio Forza Italia Roma e amministratrice della pagina facebook del coordinamento VIII di Forza Italia Roma con il compito di curare i rapporti con la stampa e l’attività del partito – il mio pensiero va ad un tema purtroppo di stringente attualità, il femminicidio. Ad oggi, infatti, sono più di 500 i casi di “femminicidio”, un fenomeno che tende a crescere costituendo una vera e propria piaga sociale.
Molti casi si sono registrati in tutta la Penisola, soprattutto in questo periodo caratterizzato da una complicata emergenza pandemica: le indagini statistiche ci dicono che una donna su tre ha subìto una qualche forma di violenza, sia a livello fisico e sia psicologico. Sono numeri che fanno rabbrividire e che devono, giocoforza, aprire una profonda riflessione sul ruolo della donna che non può continuare ad essere una vittima sacrificale di un sistema culturale che per certi versi sembra ancora risentire di retaggi del Medioevo.
I diritti delle donne non debbono essere percepiti come una prerogativa solo per il genere femminile piuttosto come una responsabilità che deve chiamare in causa tutti, anche gli uomini. Lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne deve rappresentare un dovere e un obbligo per ognuno di noi.
Rafforzare il potere di azione delle donne significa assicurare il progresso civile e sociale di un’intera comunità di individui. Ecco perché occorre parlare e approfondire questo deprecabile fenomeno all’interno delle scuole, nelle parrocchie e, in particolare, in famiglia. E allora sarebbe auspicabile – a questo proposito – realizzare un programma di educazione all’amore, una sorta di codice dei sentimenti. Una forma di prevenzione fondamentale per evitare successivamente di curare ferite profonde, difficili da poter rimarginare.
Prevenzione, dunque, ma non solo. Crediamo che il legislatore debba intervenire con sanzioni adeguate e mirate al fine di garantire e tutelare la sicurezza delle donne che subiscono violenze, abusi e qualunque tipo di angheria.
Ma è del tutto ovvio che per raggiungere questi risultati i buoni propositi non sono sufficienti. E’ necessario, invece, predisporre un programma nazionale di prevenzione del fenomeno aumentando i fondi statali messi fin qui a disposizione per tentare di debellare – o quanto meno attenuare – questo annoso problema che si è trasformato nel corso degli anni in un cancro sociale.
Come ho sempre sostenuto, le donne impegnate quotidianamente nella società continueranno a combattere nella realizzazione della libertà e della emancipazione di ogni singola donna.
Abbiamo il diritto di tutelare i diritti e le prerogative delle donne. Abbiamo il dovere di sentire nostre le sofferenze e i problemi che siamo costrette a vivere ogni giorno. Perché essere donna è affascinante, è un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai, così come Oriana Fallaci ci ha insegnato. Un messaggio che è ancora attuale e ricco di significati. Un messaggio che non può essere più ignorato”.
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