LECCE – Un potenziale importante, emerso in una delle “cantere” più importanti della penisola iberica. Il Lecce oggi ha finalmente presentato Pablo Rodriguez Delgado, giovane punta prelevata a titolo definitivo dal Real Madrid. Pantaleo Corvino lo chiama “Plabito”, come veniva nominato Paolo Rossi durante il Mondiale del 1982 in Spagna. Quasi quarant’anni fa l’attaccante, allora alla Juventus, stupì tutti spingendo l’Italia alla conquista della sua terza coppa del Mondo, adesso è Rodriguez che vuole stupire facendosi largo in una squadra che possiede un arsenale offensivo tra i migliori della Serie B.
«Sono felice di essere arrivato qui a Lecce dove ho trovato l’ambiente ideale per integrarmi subito.» Dichiara l’attaccante spagnolo classe 2001 in conferenza stampa. «Il progetto illustratomi dal direttore Corvino mi ha subito conquistato e non ho esitato ad accettare la proposta di venire in Italia. Le ottime relazioni tra il mio agente e il direttore hanno fatto il resto».
Rodriguez ha rifiutato diverse offerte giunte dal campionato spagnolo per confrontarsi con il campionato italiano. Purtroppo il ragazzo ha avuto qualche intoppo che gli hanno impedito di essere già a disposizione di Corini. «Sono un ragazzo ambizioso che vuole far capire di essere adeguato ad un torneo non semplice come è la Serie B. Ho avuto prima il Covid e poi dei problemi all’appendice che mi hanno condizionato la preparazione fisica dopo che mi ero ripreso dall’infortunio subìto nella finale di Youth League. Adesso sto facendo di tutto per mettermi al pari con i compagni e spero presto di essere convocato».
Il Lecce punta forte sul ragazzo di cui si è assicurato il cartellino, sapendo che in una eventuale cessione dovrà corrispondere una percentuale al Real, un club che da sempre fa leva sui giovani. «E’ stato importante crescere in un club del genere e mi sento fortunato ad essere stato allenato da Raul, che nella sua carriera aveva il mio stesso ruolo. Essere arrivato da una squadra così prestigiosa non mi mette pressione addosso, anzi è uno stimolo per dimostrare il mio valore. Il numero 99? Qui in Italia spesso si usano numeri del genere e per me è importante avere sulle spalle il 9 che racchiude la mia voglia di far gol».
Il valore potenziale di Rodriguez è stato sottolineato senza velature da Pantaleo Corvino che ha voluto soffermarsi anche sul gruppo squadre per darne una valutazione dopo le prime sette gare di campionato. «Pablito ha grandi potenzialità e delle caratteristiche riconosciute da tutti gli addetti ai lavori. Portarlo a Lecce è motivo di soddisfazione perché potrà essere importante nel prossimo futuro. Sono felice del mercato, perché ho fatto in modo che rimanessero i migliori del gruppo dello scorso anno. Ricordiamoci, però, che veniamo da una retrocessione e, dunque, la cosa primaria è quella di guarire su determinati aspetti soprattutto psicologici».
Corvino mette in chiaro quale sarà la ricetta che potrà aiutare il Lecce verso la promozione. «La rosa è composta di tante ottime individualità, ma queste non sono sufficienti per vincere. Bisogna essere “branco” se si vuole passare da una condizione in cui si gioca per non perdere ad un’altra in cui la prerogativa è la vittoria. Sono soddisfatto dei punti raggranellati in queste prime partite, anche se so bene che ci potranno essere momenti anche meno esaltanti, ma aver perso solo una volta è un ottimo viatico per il proseguimento della stagione».
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