LECCE – Sempre più arrabbiati. Sempre più diffidenti. Sono i rappresentanti di associazioni, movimenti, comitati e semplici cittadini che continuano a manifestare la loro rabbia verso le scelte del Govenro centrale per tentare di contrastare il coronavirus. Anche ieri sera sono scesi in piazza a Lecce per dire “no” agli interventi adottati e per avanzare forti dubbi e perplessità.
“Continuiamo ad essere accusati di essere negazionisti e complottasti – afferma Serena Donnini, coordinatore cittadino del movimento Opi e portavoce del Comitato Tuteliamo i bambini – E’ giunto il momento che anche Lecce tocchi la realtà del Covid. Che esiste, certo, ma è un virus creato in un laboratorio per spaventare l’umanità. E danneggia ma non quanto vogliono farci credere”. Una protesta veemente. Peccato che sia condita dall’assenza (in alcuni casi) di mascherine.
Foto e video di Annamaria Niccoli
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