LECCE – La Polizia di Stato ha applicato la misura di prevenzione di sorveglianza speciale ad un uomo di 44 anni con dimora nella provincia di Lecce. L’uomo ha utilizzato identità fittizie e un modus operandi affinato nell’arco di circa un decennio per raggirare potenziali acquirenti facendosi accreditare il corrispettivo di pagamento, per poi rendersi irreperibile senza peraltro recapitare la merce ai clienti. Tanto abile quanto conosciuto agli utenti del world wide web “il mago delle truffe” è stato più volte condannato e addirittura detenuto. Le sue attività sui siti e-commerce spaziavano dalla vendita di pezzi di ricambio per motocicli d’epoca a moderni oggetti di elettronica.
Le indagini effettuate da varie Sezioni della Polizia Postale dislocata in tutto il territorio italiano a seguito denunce sporte dalle innumerevoli vittime, hanno consentito di individuare il responsabile. Fatale l’ultima denuncia della Sezione Polizia Postale di Lecce che riguardava la vendita di alcune balle di funghi “cardoncelli” sul sito www.cardoncellilecce.it scattata quando un ignaro acquirente ha versato la somma 368,39 euro, quale corrispettivo per la vendita di 200 substrati di funghi.
Il Questore di Lecce attraverso l’Ufficio Misure di Prevenzione Personali e ha proposto il truffatore seriale al locale Tribunale che ha accolto richiesta della Divisione Anticrimine di applicare l’adeguata misura di prevenzione personale nei confronti del 44enne salentino. L’uomo è stato raggiunto da notifica di misura di sorveglianza speciale con divieto di possedere o utilizzare dispositivi fissi o mobili predisposti alla connessione internet per tre anni con obbligo di soggiorno per la stessa durata, nel luogo di residenza. Tale potere è stato esercitato in quanto nell’odierno panorama collettivo è quanto mai necessario dare maggiore impulso al controllo dei reati consumati sul web che, da luogo virtuale di intrattenimento, è oramai divenuto realtà consolidata di relazioni sociali, contrattazioni e attività lavorative. Imprescindibile quindi la necessità di maggior tutela al pari dello spazio fisico, con tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente per la salvaguardia della sicurezza e tranquillità pubblica.
Un’esigenza perfettamente recepita dal presidente del Tribunale di Lecce (Seconda Sezione Penale), Pietro Baffa, che ha emesso il provvedimento anche per stimolare una rinnovata fiducia negli acquirenti che operano sul web, sensibilmente aumentati dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ma che possa anche fungere da monito per eventuali ulteriori truffatori seriali.
Flavio Valentini
25 Maggio 2021 18:55 at 18:55
Truffe online ben conosciute agli “addetti ai lavori”in quel di Lecce(truffatori,avvocati e giudici).Si viene convocati per l’udienza preliminare con l’aggiunta dell’avvocato difensore se “si vuol sperare in un pressocche’ impossibile(cosi va la giustizia italiana)risarcimento;nell’udienza preliminare il tribunale di lecce decide(sempre per legge..)che quella sezione non e’ abilitata alla celebrazione del processo che invece va avocato al tribunale territoriale del luogo dove e’ partita la truffa(la vittima);cosicche’ dopo aver pagato “rigorosamente”anticipatamente l’avvocato del foro di lecce,questi si da’ a sua volta alla macchia,per cui la vittima se vuol continuare il processo,deve assoldare un altro avvocato,questa volta del foro pertinente il nuovo rinvio a giudizio….