LECCE – Una maglia. Una foto. Un video. Un articolo. E tanto altro ancora. C’è la storia di ogni tifoso giallorosso in questi frammenti di vita del Lecce. A racchiuderli sarà una mostra, Passione Lecce, verrà inaugurata il 1° dicembre all’ex Convento dei Teatini e chiuderà i battenti l’ultimo giorno dell’anno. Ma già si studia la possibilità di trasformarla in una mostra permanente. L’iniziativa è stata curata dalle Associazioni Salento giallorosso, Lecce in Azione e Noi Lecce. “Tre associazioni che – come sottolinea Ettore Bambi di Salento Giallorosso – hanno colmato un vuoto legato all’assenza di calcio per via della pandemia.
Basta aprire un cassetto, un armadio o un archivio fotografico per scovare ricordi indelebili e far riaffiorare emozioni mai sopite. Perché soprattutto dietro ogni maglia giallorossa si nasconde un’emozione forte capace di evocare momenti indimenticabili che hanno accompagnato i tifosi nel corso della loro esistenza.
Chiunque potrà dare il suo contributo per offrire il suo personale cimelio alla città. “Lo farò anch’io – sottolinea il vicepresidente del Lecce Corrado Liguori – Sono appassionato di maglie e reperti storici. Questa è una iniziativa bellissima perché soprattutto i bambini e ragazzini tra i 7 e i 14 anni potranno vedere quanto sudore c’è dietro queste maglie che hanno fatto la storia del Lecce”. E quattro magliette saranno portate da Checco Moriero, l’indimenticabile ala destra leccese, amato dai tifosi giallorossi. Che però lancia un invito ai dirigenti dell’Unione Sportiva Lecce: “E’ necessario coinvolgere tanti ex calciatori del Lecce come me”. Uno di questi è Beto Barbas, il più forte giocatore della storia ultracentenaria del Lecce. Fra pochi giorni sarà mio ospite qui a Lecce. Entrerà a far parte dello staff tecnico di Fabrizio Miccoli”.
A “benedire” questa manifestazione anche il sindaco Carlo Salvemini: “Oggi è partita una “call” pubblica per chiedere a quanti custodiscono in casa cimeli che possono essere messi in condivisione di contattare le associazioni promotrici per contribuire ulteriormente alla mostra. Si cercano maglie, gadget, fotografie. Memorie di un vissuto che non è solo legato alle imprese sportive del Lecce, ma alla vita di una comunità, quella dei tifosi salentini dei colori giallorossi, ai quali questa storia appartiene”.
“L’augurio per tutti – conclude il primo cittadino leccese – è che dopo l’esperienza di dicembre, la mostra possa diventare permanente, come ulteriore occasione di promozione, aggregazione, socialità attorno alla squadra. Magari negli spazi dello stadio, per il quale abbiamo appena pubblicato avviso pubblico per nuova concessione”.
Photogallery a cura di Andrea Stella
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