Era il giorno della presentazione di Massimo Coda, il primo vero grande acquisto del Lecce di questa nuova stagione di Serie B. Il palcoscenico, però, lo ha rubato Pantaleo Corvino che ha parlato a trecentosessanta gradi del mercato del Lecce.
Il Responsabile dell’area tecnica giallorossa è stato l’artefice dell’arrivo del bomber ex Benevento Coda che, infatti, ha chiaramente specificato come la scelta di vestire la maglia del Lecce sia stata dovuta proprio al direttore Corvino.
«Non potevo rifiutare la sua chiamata – dice Coda – e voglio fare un campionato importante. La chiave per vincere in B? Trovare un buon assetto difensivo che possa creare equilibrio in una squadra che ha valori importanti davanti.»
Coda ha fatto male al Lecce ogni qual volta si è trovato di fronte i giallorossi sia con il Benevento, sia quando giocava in Lega Pro a San Marino. «Quando ho giocato contro il Lecce, ho notato sempre una piazza molto calda e la scelta di venire in Salento è stata dettata anche da queste caratteristiche dei tifosi. Peccato che dovremo farne a meno, ma dopo sei mesi di calcio senza pubblico, ormai ci siamo abituati a questo clima surreale.»
Subito dopo la presentazione ha preso la parola Corvino. «Abbiamo già fatto cinque acquisti a titolo definitivo nel tentativo di patrimonializzare il gruppo squadra.» Così ha esordito il direttore. «Stiamo ricostruendo tutto ad iniziare da un settore giovanile che non era degno della storia del Lecce. Le altre retrocesse dalla Serie A hanno fatto solo un acquisto sino ad ora, pur avendo venduto bene dei loro pezzi pregiati, mentre noi ci siamo già mossi sul mercato.»
Corvino lo dice esplicitamente che il Lecce ha bisogno ancora di sette elementi per completare la rosa. Su tutti un difensore centrale mancino, uno o due esterni di destra ed una punta che possa essere di rincalzo a Coda. «Purtroppo ho trovato una rosa incompleta che va ancora incrementata per puntare in alto in una serie B che sarà la più difficile degli ultimi anni. Mai era capitato che due squadre neopromosse fossero indicate tra le papabili alla promozione diretta. Reggina e Monza stanno facendo un mercato importante e poi ci sono squadre come Brescia, Spal, Empoli e Frosinone che sono con organici di tutto rispetto.»
Il Lecce fino ad ora ha conservato tutti i big della sua rosa. Alla domanda se ci fosse una data di scadenza per ricevere offerte nei confronti di giocatori del calibro di Gabriel, Falco o Petriccione, Corvino è stato categorico. «Fino ad ora né io né i procuratori di questi calciatori abbiamo ricevuto offerte da altri club. Un discorso diverso va fatto, invece, per Mancosu che ha un contratto con una clausola che scade nei prossimi giorni. Un contratto che mi sono trovato al mio arrivo qui. Ho ricevuto la chiamata del direttore sportivo del Monza per avere uno sconto sulla clausola che è di tre milioni di euro. Ho detto che se vogliono il calciatore, devono pagarla interamente.»
In conclusione Corvino viene incalzato sui nomi di Tutino, Hestad e Dönnum. «A me non piace negare trattative quando girano già le voci. Su Tutino ho avuto solo informazioni sulla sua situazione di mercato. Un interessamento vero e proprio non c’è stato. Lui ha delle caratteristiche molto offensive e in questo momento, con Coda e Falco in avanti, non potremmo avere tre titolari così offensivi per il 4-3-3 di Corini. Sui norvegesi le voci sono vere, ma uno non esclude l’altro. Sarà un campionato lungo e avremo bisogno di una rosa importante. Poi è logico che a fine anno ci potranno essere degli acquisti non in linea con quanto ci eravamo prefissati. Ma solo chi prende solo due o tre acquisti a finestra di mercato, non sbaglia.»
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