OTRANTO – Sono stati ribattezzati profughi fantasma. Sono quelli che non compaiono sulle pagine dei giornali, dimenticati o – addirittura – sconosciuti ai più. Sono uomini e donne in cammino (meglio dire, in fuga) verso altri paesi. Costretti a fuggire non per la guerra, ma per colpa dei cambiamenti climatici sempre più repentini e improvvisi. Un fenomeno sottovalutato sul quale si è soffermato nella serata di ieri il ministro Giuseppe Provenzano, ospite d’onore della seconda giornata del Festival dei Giornalisti del Mediterraneo che si tiene ad Otranto. “Emigrazioni ed emergenza climatica sono due aspetti correlati perché scappare dalla guerra non è assolutamente diverso da scappare dalla fame e dalla sete”. Esiste dunque un’emergenza ambientale preoccupante che bisogna affrontare in maniera più incisiva e tempestiva: “Occorre un nuovo modello di sviluppo capace di garantire i giusti equilibri tra Nord e Sud del mondo”.
Sullo sfondo resta il nodo legato all’emigrazione, tema che resta di strettissima attualità. Ma è possibile riuscire a coniugare accoglienza e legalità? “Si, è possibile e necessario – afferma il Ministro – Dobbiamo gestire i flussi migratori in sicurezza ma dobbiamo farlo nel rispetto dei diritti umani”. Ad ogni buon conto – conclude Provenzano – c’è bisogno di rivedere i decreti sicurezza per delineare una nuova politica migratoria”.
Facebook
Instagram
RSS