LECCE – E’ pronto a dare battaglia, ma senza alzare la voce. Con la forza delle idee. Di fronte si ritroverà almeno due corazzate (Michele Emiliano e Raffaele Fitto) e un’outsider belligerante (Antonella Laricchia). Tre candidati alla presidenza della Regione Puglia che – almeno secondo Ivan Scalfarotto, in corsa Con Italia Viva – hanno un unico denominatore comune: il populismo come collante (e lubrificante) per convincere i pugliesi che andranno alle urne. E intanto in spiaggia e nelle piazze comincia il tam tam tra voto utile e voto inutile: “Il voto utile è quello che rappresenta le nostre idee – taglia corto Scalfarotto – C’è tanta gente che non ha voglia di votare né per Fitto e né per Emiliano perché non hanno dato buona prova di sé e rappresentano un filone politico che si può definire populista”. Una bocciatura senza mezzi termini “certificata” da Ivan Scalfarotto, uno dei fedelissimi di Matteo Renzi, pronto a ritagliarsi un significativo spazio politico. Eh sì, perché le regionali sono solo una tappa di un percorso che Italia Viva prova a tracciare per dimostrare di essere un’alternativa valida e credibile nel panorama politico italiano. “La nostra è una proposta europeista, pragmatica, non antiscientifica, non anti imprenditoriale. Ecco perché penso che la Puglia operosa e intraprendente che conosco sceglierà il sottoscritto che rappresenta la vera alternativa”.
Lo spazio politico da riempire c’è. Scalfarotto ne è convinto. “Di fronte abbiamo competitor che vivono solo di slogan. Ma la politica è anche e soprattutto qualcosa di più serio”.
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