
LECCE – Un Lecce a tutta grinta rifila tre schiaffi al Brescia e si mantiene in vita nella lotta per rimanere in Serie A. I giallorossi giocano un primo tempo impeccabile mettendo così in ghiaccio la vittoria contro i lombardi che adesso, invece, sono retrocessi. Purtroppo al successo dei giallorossi non è corrisposto un buon risultato da Genova dove, nel derby della Lanterna, il Genoa ha regolato la Sampdoria mantenendo così le distanze in classifica.
Prima del matchm Liverani deve fare a meno di Babacar e Farias, ma decide di schierare tutti gli uomini offensivi a sua disposizione, senza lasciarne qualcuno per farlo entrare a gara in corso. Così Mancosu gioca a centrocampo e Saponara e Falco si dispongono sulle ali a sostegno di Lapadula.
I primi venti minuti sono solo di marca leccese con Mancosu e Lapadula che vanno vicino al gol del vantaggio. Al minuto ventidue Donati, tra i migliori in campo, si procura una punizione sul lato sinistro dell’attacco. Falco va alla battuta e Lapadula riesce ad anticipare il suo diretto marcatore eda trafiggere Ioronen, realizzando così il suo primo gol dalla fine dellockdown.
Dopo il vantaggio il Lecce continua a macinare gioco su buoni ritmi. L’unico brivido viene da un’incursione di Torregrossa sulla quale Gabriel si deve superare per evitare il pareggio. Subito dopo la mezz’ora il Lecce raddoppia. Azione in velocità dei giallorossi e Mancosu si trova a tu per tu con il portiere bresciano, che lo anticipa in tuffo. La palla va sui piedi di Lapadula che segna il suo classico gol di rapina.
Da qui alla fine del primo tempo il Lecce cerca di gestire le forze rimanendo corto e non dando l’opportunità al Brescia di creare occasioni da rete. Nella ripresa, invece, i giallorossi con il passare dei minuti abbassano il baricentro, complice anche la sostituzione di un acciaccato Lapadula a cui subentra Shakhov. Quando Liverani cambia anche Falco ed inserisce Majer, la squadra subisce il ritorno del Brescia. Prima Gabriel fa venire i brividi con una topica colossale, perdendo palla in aria e recuperandola solo sulla linea di porta. Poi, sugli sviluppi di un angolo,il Brescia pareggia. E’ Dessena a trafiggere Gabriel, non troppo reattivo sul tiro del centrocampista. Peccato, però, che sull’azione l’arbitro e il Var non vedano un chiaro tocco di braccio di Torregrossa, che avrebbe portato all’annullamento del gol.
Siera al minuto diciotto e per il Lecce poteva essere l’inizio di una mezz’ora da incubo. Infatti,il Brescia era padrone del centrocampo mentre i giallorossi trovavano difficoltà a ripartire. A venti minuti dal termine, però, Tachtsidis, tanto criticato nelle gare precedenti per prestazioni non all’altezza della sua tecnica, recupera un pallone a centrocampo e si invola nella metà campo avversaria. Arrivato sullatrequarti, vede sulla sinistra Saponara e gli serve un pallone perfetto. Il trequartista finge di andare sul sinistro, poi converge sul destro e trafigge Ioronen per il gol che significa tre punti. Nell’ultima parte di gara il Brescia impensierisce in qualche occasione Gabriel, ma è il Lecce che ha le occasioni più nitide per arrotondare ancora di più il punteggio.
I tre punti sul Brescia non saranno serviti in questo turno per accorciare le distanze in classifica dalle rivali per la salvezza, ma sono importantissimi per ridare morale ad un gruppo che oggi ha dimostrato di avere carattere e volontà per salvarsi. Adesso il Lecce deve fare il tifo domani per la Juventus perché oltre al Genoa potrebbe rientrare nella lotta per la salvezza anche l’Udinese. I friulani sono a quattro punti dai giallorossi con una gara in più, ma c’è sempre lo scontro diretto da giocare a Udine fra una settimana. Il Lecce non è morto e oggi lo ha dimostrato pienamente.
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