BARI – Ricorre oggi il quarto anniversario del più grave disastro ferroviario mai avvenuto nella nostra regione. Il 12 luglio 2016 nelle campagne tra la stazione di Andria e quella di Corato, due treni della società Ferrotramviaria entrarono in collisione alle 11.07 causando la morte di 23 persone il ferimento di 57 passeggeri.
“Come accade per i grandi dolori personali, mi ricordo esattamente dov’ero il 12 luglio 2016 e cosa stavo facendo, che cosa è successo minuto per minuto”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante la commemorazione della strage davanti alla stazione centrale di Bari, in Piazza Aldo Moro. “Mi ricordo che per il gran caldo ad un certo punto mi si sono aperte le suole delle scarpe per le ore che eravamo rimasti su quel terreno, con le cicale che frinivano e con i volti di genitori che chiedevano a noi se fosse vero che i loro figli erano su quel treno. Tutte cose che non si possono dimenticare e che devono trovare la verità”.
L’incidente è stato causato da errori nella gestione del traffico ferroviario e dalla mancata osservanza del personale delle disposizioni e regolamentazioni in merito.
“Abbiamo il desiderio che la verità arrivi attraverso l’unica strada possibile che è quella del processo – ha concluso Emiliano. La Regione Puglia è costituita parte civile in adesione totale alle famiglie, in questo processo che sto seguendo con enorme attenzione. La verità piano piano sta venendo fuori ed io mi auguro che si arrivi alla sentenza definitiva il più rapidamente possibile”.
Una corona di fiori è stata deposta dal presidente della Regione Puglia e dal sindaco di Bari Antonio Decaro vicino alla lapide commemorativa in piazza Aldo Moro.
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