LECCE – Numerose associazioni e movimenti, in rappresentanza della società civile, parteciperanno al flash mob contro il 5G, in programma domenica 21 giugno, alle ore 10, in piazza Sant’Oronzo a Lecce.
In particolare saranno presenti il Codacons, cioè il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, con il presidente, Cristian Marchello, e il responsabile dell’ufficio legale, Pietro Mongelli; Alleanza italiana Stop 5G, #stop5G, Acrep (Association for Citizens Rights and Environmental Protection) e altre associazioni come Vox Italia.
All’iniziativa sono stati invitati anche alcuni sindaci o loro delegati in rappresentanza di quei Comuni salentini che hanno emanato l’ordinanza di divieto al 5G applicando il principio di precauzione. La partecipazione è libera. “La manifestazione – fanno sapere gli organizzatori – non ha una matrice politica essendo espressione della società civile. In un post sulla sua pagina ufficiale di facebook il sindaoc di Gallipoli Stefan Minerva ha dichiarato che il Comune non ha rilasciato alcuna autorizzazione per la tecnologia 5G.
In Italia sono già 346 i sindaci che hanno emanato ordinanze urgenti e contingibili per dire “no” al 5G e 520 sono i Comuni d’Italia che hanno approvato atti amministrativi precauzionali “per non esporre la popolazione ai rischi della sperimentazione 5G”. Tra questi ci sono anche molti sindaci salentini: Stefano Prete, (sindaco di Parabita), Ernesto Toma (sindaco di Maglie), Giuseppe Tanisi (sindaco di Taviano), Renato Rizzo (sindaco di Alliste), Giorgio Toma (sindaco di Matino), Alessandro Conte (sindaco di Melissano, Lorenzo Ricchiuti (sindaco Morciano di Leuca), Racale (sindaco Donato Metallo), Neviano (sindaca Silvana Cafaro), Aradeo (sindaco Luigi Arcuti), Nociglia (sindaco Massimo Martella), Alezio (Andrea Vito Barone), Galatone (sindaco Flavio Filoni) e il sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo.
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