PITTSBURGH (USA) – Nuovo ricovero per Giorgia, la bimba salentina affetta da Sindrome di Berdon che nello scorso novembre ha subito un trapianto multiorgano al Children’s Hospital di Pittsburgh, Stati Uniti.
Le complicazioni non danno tregua alla piccola che si trova attualmente nel pronto soccorso dell’ospedale americano, in attesa di un nuovo ricovero.
Solo pochi giorni fa era stata dimessa dopo il lento recupero da una pericardite importante, ma il soggiorno a casa è stato nuovamente interrotto da un stato di malessere tale da rendere necessario il trasporto in ospedale. Giorgia è disidratata e le analisi preliminari eseguite dallo staff medico, hanno rilevato valori alterati che dovranno essere tenuti sotto stretto controllo.
La piccola che viene alimentata solo artificialmente a causa della sua malattia, non è abituata ad assumere cibo per bocca. Questa condizione innaturale aggrava ulteriormente lo stato di salute generale, perché non è in grado di sostituire integralmente l’assunzione dei nutrienti indispensabili all’organismo, contenuti negli alimenti comuni. Da tempo la bimba è stata inserita in un programma di riabilitazione all’alimentazione, ma ad oggi non è in grado di bere o mangiare autonomamente se non piccolissime, quasi impercettibili quantità di cibo.
La madre Elisa che attraverso post e video-messaggi sulla pagina Facebook dedicata a Giorgia continua ad aggiornare sulle condizioni della piccola, vive in uno stato di profondo stress psicologico e fisico che l’ha spinta più volte a chiedere aiuto. Da oltre un mese è in attesa di ricevere l’approvazione del visto per motivi umanitari che permetterebbe alla sorella Tamara di raggiungerla in America, ma la burocrazia, rallentata anche dall’emergenza sanitaria, è un grande ostacolo.
Del suo caso si è occupata anche la trasmissione televisiva “Le iene” che ha accolto il suo appello affinché lo Stato italiano possa intercedere per accelerare la procedura. Al momento nessuna risposta è pervenuta, rendendo ancora più complicata una situazione di per sé delicata e dolorosa.
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