BARI – I poveri nella nostra Regione continuano a crescere e secondo le stime di Coldiretti Puglia, l’incremento è addirittura del 40%. L’analisi emersa a tre mesi dall’inizio della pandemia da Covid-19, si basa sul numero delle persone che da allora hanno beneficiato di aiuti alimentari con Fondi di aiuti europei agli indigenti (Fead), distribuiti da associazioni come Caritas e Banco Alimentare. L’impennata è dovuta alla crisi economica e sociale generata dall’emergenza sanitaria che ha provocato oltre 32 mila vittime e un numero considerevole di “nuovi poveri”.
A pochi giorni dall’inizio della “fase 2” il Paese sta lentamente riprendendo le forze e la curva epidemica accenna un calo che “non può essere vanificato – sottolinea Coldiretti – da comportamenti scorretti con assembramenti, party e movida che rischiano di alimentare la ripresa del contagio da Coronavirus”.
Sono stati stanziati 250 milioni di euro per acquistare cibo da destinare alle famiglie più bisognose “una misura importante e necessaria cha abbiamo fortemente sostenuto – spiega Savino Muraglia presidente di Coldiretti Puglia – contenuta nel Decreto “Rilancio” che prevede tra l’altro, risorse aggiuntive per il Fondo per l’emergenza alimentare con l’obiettivo di assicurare la distribuzione delle derrate per la crisi derivante dalla diffusione del virus Covid-19”.
Attualmente in Italia, sono 3,7 milioni le persone che necessitano di aiuti per nutrirsi, una situazione di indigenza che copre tutta la Penisola. È necessario agire in tempi brevi e “procedere alla pubblicazione dei bandi per rendere operativo un intervento atteso da un’ampia fascia della popolazione” ha spiegato Muraglia. Oltre a questo è indispensabile “promuovere l’acquisto di prodotti autenticamente made in Italy e denominazione di origine per aiutare aziende agricole ed allevamenti italiani in difficoltà”.
I soggetti più colpiti sono persone che hanno perso il lavoro durante il lockdown, piuttosto che piccoli commercianti e artigiani costretti a chiudere o persone impiegate nel sommerso che non godono – sottolinea Coldiretti – di sussidi o aiuti pubblici e non hanno risorse sufficienti per superare il momento, ma anche lavoratori con contratti a termine e attività saltuarie”.
Famiglie intere che non hanno mai sperimentato condizioni di vita così problematiche, si rivolgono ai centri di distribuzione di pacchi alimentari o alle mense della solidarietà. Padri e madri che non hanno di che sfamare i figli e che devono superare l’imbarazzo di una situazione così difficile.
Grazie all’iniziativa “Spesa Sospesa” degli agricoltori della Fondazione Campagna Amica, sono stati raccolti oltre 30 mila chili di cibo e distribuiti con consegne gratuite di prodotti alimentari alle famiglie indigenti, attraverso parrocchie, comuni e enti caritativi. Un risultato importante raggiunto grazie alla generosità di agricoltori, frequentatori, sostenitori dei mercati e delle fattorie di Campagna Amica che continuano a lavorare per non far mancare sulle tavole pugliesi prodotti di qualità.
Con l’occasione della riapertura del mercato contadino di Viga Migogna a Taranto, gli agricoltori aderenti la Fondazione, doneranno olio, pasta, farina, legumi alle famiglie bisognose. La rete delle aziende agricole, botteghe e mercati di Campagna Amica hanno attivato servizi di consegna a domicilio per venire incontro alle limitazioni delle movimentazioni dei cittadini e in cinque settimane sono state effettuate 46mila consegne.
I prezzi dei prodotti di generi di prima necessità, a partire dall’ortofrutta, sono in balia di una bolla speculativa che ne ha provocato un rialzo pari al doppio, contribuendo ad aggravare la già complicata condizione delle famiglie.
“I nostri agricoltori – – conclude il presidente Muraglia – stanno alimentando l’economia circolare, con il duplice obiettivo di aiutare le famiglie che si avvantaggiano di una spesa più sostanziosa e possono mangiare pugliese”.
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