TARANTO – Al termine di una indagine svolta dalla Procura di Potenza, sono stati posti agli arresti domiciliari per il reato di corruzione in atti giudiziari, Nicola Maria Capristo, Procuratore della Repubblica di Taranto, un ispettore di Polizia in servizio presso la Procura di Taranto, e tre imprenditori tarantini.
Dalla ricostruzione, sembra che il Procuratore Capristo, sotto richiesta dei tre imprenditori, abbia fatto pressione sul Pubblico Ministero di Trani, Silvia Curione, con lo scopo di indagare per usura su una persona, sotto minaccia di ritorsioni sul marito, Lanfranco Marazia, Pubblico Ministero sostituo di Taranto.
Indagato per favoreggiamento anche l’ex Prcuratore di Trani, Antonino Di Maio, per non aver verificato, dopo la segnalazione da parte del Procuratore Curione delle avvenute minacce, se queste fossero reali e se il Procuratore di Taranto fosse davvero coinvolto nelle accuse a carico di una persona, tutt’ora estranea a fatti di usura.
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