NARDò- Il lockdown non ha cambiato le cattive abitudini dei neretini. Rientrati in attività da qualche giorno, gli ispettori ambientali hanno incastrato subito alcune persone che evidentemente sono estranee al rispetto delle regole e del decoro, destinatarie di sanzioni per un ammontare complessivo di 1500 euro. Si tratta di multe per abbandono (in questo caso in via Pompiliano, una delle mete preferite dagli sporcaccioni) e per mancata differenziazione dei rifiuti domestici. Queste persone, inoltre, sono state segnalate all’ufficio Tari del Comune per la verifica della loro situazione tributaria.
Gli ispettori ambientali comunali sono coordinati da Wanda Dolce e operano con una divisa e un tesserino di riconoscimento sotto l’egida tecnico-operativa della Polizia Locale e dell’ufficio Ambiente del Comune e in collaborazione con Bianco Igiene Ambientale. Vigilano sul rispetto dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali in tema di deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, contestando eventuali violazioni, ma hanno anche il compito di informare, educare, prevenire e infine segnalare alla Polizia Locale ogni atto e comportamento contrari alla difesa del suolo e del paesaggio e alla tutela dell’ambiente. Gli ispettori svolgono il servizio in forma volontaria e gratuita.
In generale, in pochi giorni di attività post-lockdown gli ispettori hanno riscontrato qualche comportamento già più volte censurato: utilizzo dei sacchi neri in plastica per la raccolta, abbandoni in periferia o in aperta campagna -il fenomeno è in crescita nelle zone tra Sant’Isidoro e Torre Squillace-, deposito dei rifiuti domestici nei cestini stradali, improprio smaltimento degli sfalci delle potature. Nonostante i ripetuti appelli e l’attività di sensibilizzazione, un discreto numero di cittadini continua ad utilizzare i sacchi neri in plastica per la raccolta dei rifiuti, utilizzo che è espressamente vietato perché è una fattispecie di conferimento non corretto. Per quanto riguarda il deposito dei rifiuti nei cestini stradali, è utile ricordare che l’ordinanza n. 114/2020 ha contemplato espressamente questa fattispecie e la relativa sanzione di 500 euro. Infine, sugli sfalci delle potature si ricorda che, se di modesta quantità, è possibile raccoglierli in un sacchetto biodegradabile e compostabile e di depositarli nel bidoncino domestico della raccolta dell’organico. Se, invece, di quantità maggiori, è necessario conferirli presso l’Ecocentro di via Valle d’Aosta (in questo periodo si accede su appuntamento chiamando il numero di telefono 329 9169494 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12).
“Nonostante gli appelli e una capillare attività di sensibilizzazione – rileva l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – c’è chi evidentemente continua a fregarsene del decoro e delle regole. L’ostinata abitudine a conferire nei sacchi neri ne è la dimostrazione più plateale. A volte si tratta di un po’ di superficialità, ugualmente incomprensibile visto che sono anni ormai che ripetiamo le stesse cose”.
A partire da giovedì 28 maggio tornerà attivo anche il servizio di front-office degli ispettori nella sede di piazza San Pietro (ex ufficio dei Servizi Sociali). Il servizio sarà garantito agli utenti ogni giovedì dalle ore 16 alle 18. Presso lo sportello, com’è noto, gli utenti possono chiedere informazioni relative alla gestione della raccolta differenziata e di ogni tipo di rifiuti, chiedere informazioni sulle corrette pratiche di raccolta, fare segnalazioni relative ad ogni attività irregolare o sospetta in tema di decoro e rifiuti. Una possibilità in più offerta agli utenti che possono avere un canale di comunicazione con gli ispettori anche attraverso l’indirizzo di posta elettronica isp.ambientalinardo@libero.it oppure l’apposito modulo di segnalazione disponibile presso il Comando di Polizia Locale di via Crispi (le segnalazioni sono possibili anche attraverso l’app dell’Aro 6).
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Abbandono di rifiuti, 1500 euro di multe a Nardò
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