LECCE – La chiusura (temporanea) del cimitero comunale di Lecce decisa dal sindaco Carlo Salvemini a causa del notevole afflusso di visitatori ha innescato una serie di polemiche. Il più critico è il consigliere Roberto Giordano Anguilla che ha accusato il sindaco di non aver avuto “la premura di organizzare un adeguato servizio d’ordine per la giornata di oggi”. Risultato? “L’odierna giornata di festa, ha generato , come facilmente e banalmente prevedibile, una massiccia presenza di persone vicino al camposanto data la riapertura dello stesso. E il governo cittadino allora cosa ha fatto? Ha deciso di chiudere e rimandare le persone a casa”.
“Oggi non avremmo voluto polemizzare – conclude Giordano Anguilla – ma siamo stati costretti a farlo per difendere quanti, per la vostra incapacità, non potranno nemmeno portare un fiore alla loro mamma”.
Intanto la situazione è tornata alla normalità. Ne dà notizia lo stesso sindaco Carlo Salvemini: “Chiedo scusa a quei concittadini che oggi hanno trovato il cimitero chiuso dalle 11 alle 12, costretti dalle circostanze a tornare a casa e rinviare il saluto ai propri cari. E’ stato necessario smaltire assembramenti creatisi per il notevole afflusso legato anche alla Festa della Mamma”. “Nel pomeriggio – ha ssciurato il primo cittadino – tutto è ripreso regolarmente, con la svolgimento anche di un funerale. Dobbiamo imparare – in questa nuova normalità – a misurarci con prudenze inedite e scelte estreme”.
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