PORTO CESAREO – I comuni rivieraschi insieme per chiedere a Giuseppe Conte, attraverso un documento formale, aiuti concreti alle municipalità che, dopo aver rimpinguato le casse dello Stato, rischiano da soli il default a causa dell’emergenza Covid-19.
Nella lettera, inoltrata anche all’Anci nazionale e regionale, Porto Cesareo, Castro, Ugento, Otranto, Melendugno e Castrignano del Capo, mettono sul tavolo le criticità evidenti.
“Fino e ieri – scrivono i sindaci -, abbiamo ritenuto semplicemente ingiusto il meccanismo del Fondo di solidarietà Comunale che ci ha assorbito risorse a vantaggio di altri enti (più o meno virtuosi), ma ciononostante ci siamo adoperati per erogare servizi essenziali e turistici con altre entrate legate al turismo. Oggi che queste entrate vengono meno, i nostri bilanci sono in sofferenza con forti ripercussioni sul nostro territorio”. Un meccanismo complesso e matematico, quello che rischia di fagocitare la stabilità di questi comuni.
“Siamo completamente dimenticati – tuonano il sindaco di Porto Cesareo Salvatore Albano e l’assessore al Bilancio Paola Cazzella – Dal 2013, da quando c’è il Fondo di Solidarietà negativo, abbiamo dovuto autogestirci. Abbiamo quindi aumentato le altre entrate turistiche, abbiamo istituito l’imposta di soggiorno, puntato su Cosap, aree di parcheggio, le sanzioni per contravvenzioni al codice della strada, per chiudere il bilancio e garantire servizi adeguati ai cittadini e ai turisti, sempre con difficoltà. Oggi che queste entrate vengono meno, il Governo non ci può ignorare”.
Un paradosso. Siamo davanti a comuni così virtuosi da contribuire, da sette anni a questa parte, alle casse degli altri comuni. “Oggi che siamo noi in difficoltà – continua Albano – devono aiutarci”.
Per fare esempi pratici, ci sono comuni piccoli con entrate maggiori, reddito invariato per la popolazione, che hanno avuto anche la possibilità di erogare buoni alimentari a persone che magari non avevano grandi variazioni di reddito collegate agli effetti da Covid, che oggi si ritrovano le stesse entrate dell’anno scorso.
“Non vogliamo togliere entrate agli altri comuni – conclude Cazzella – ma almeno le nostre. in questa emergenza ci vengano lasciate, e per tempo. Se ci danno risposte a settembre, noi come ci organizziamo? Ci dessero la possibilità di lavorare alla gestione delle spiagge libere, almeno”.
La distribuzione del Fondo di solidarietà comunale è stata confermata tale e quale a come definita informalmente in periodo pre emergenza sanitaria. E in più, mentre i Comuni con fondo di solidarietà positivo hanno visto anticipato il versamento con risvolti positivi sulla liquidità immediata, ai comuni turistici non è arrivato nessun aiuto.
Stiamo parlando di somme importantissime. Il Fondo di solidarietà comunale del Comune di Porto Cesareo per il 2020 vale 2.952.120,79 euro, per Melendugno 2.691.251,44 e per Otranto 955.217,76 euro e quello che chiedono i sindaci è che almeno, solo per quest’anno 2020, venga lasciata una fetta di questi soldi per poter riequilibrare i bilanci.
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