LECCE – “Risorgiamo Italia”. Si chiama cosi il flash mob promosso questa sera in tutta Italia per chiedere di riaprire le attività commerciali e ripartire dopo mesi di oblio accompagnati da ansie, timori e smarrimenti. Titolari e gestori di pub, trattorie e ristoranti del centro storico (e non solo) di Lecce hanno illuminato le insegne e le vetrine dei loro locali. Un modo come un altro per far sentire la propria voce in questo difficile momento.
Una protesta silenziosa e simbolica sostenuta anche dal sindaco di Lecce Carlo Salvemini: “Il commercio è una voce fondamentale dell’economia cittadina. Il Comune – con atti, provvedimenti e proposte – è stato e sarà al fianco di quanti stasera hanno acceso insegne e vetrine per ripartire presto e in sicurezza”. Dichiarazioni che hanno scatenato l’ira del consigliere di opposione Giampaolo Scorrano: “Sono più di sei settimane che facciamo quotidianamente proposte, richieste e mozioni a tutela dei commercianti che restano puntualmente inascoltate. Due mesi, invece, che fioccano (come se non ci fosse un domani) delibere di giunta che nulla hanno a che fare con l’emergenza e la relativa ripresa delle attività (secondo le “priorità” dell’amministrazione del cosiddetto cambiamento). E cosa leggo oggi? Parole in libertà, proclami, altre chiacchiere insomma”. “Qualcuno – conclude Scorrano – dovrebbe prendere esempio dal Sindaco di Bari: niente Tosap, niente Tari, ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico gratis ed aiuti e incentivi alle attività per la ripresa”.
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