LECCE – Nella serata di ieri gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce, hanno tratto in arresto Jason Pinto, un 32enne originario di Merine, una frazione di Lizzanello. L’uomo è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
Poco dopo le 16, nel corso dei controlli per il rispetto delle disposizioni in materia di Covid-19, la pattuglia di Polizia – mentre percorreva viale Giovanni XXIII nei pressi della rotatoria stradale posta all’intersezione con via Pistoia – è stata sorpassata a velocità sostenuta da un’autovettura tipo Audi S3 Sportback, condotta da un uomo. Una volta giunto sul rondò il conducente ha invertito il senso di marcia e sempre a velocità elevata si è diretto verso il centro cittadino. Una manovra che ha insospettito gli agenti che sono messi subito all’inseguimento dell’uomo che ad un certo punto ha deciso di parcheggiare la propria auto nel’area del centro commerciale Centrum, con l’evidente intento di sottrarsi al controllo.
A quel punto gli agenti hanno proceduto al controllo dell’uomo chiedendo spiegazioni per il suo atteggiamento. Le risposte fornite sono state ritenute poco attendibili, tanto che l’uomo ha iniziato ad agitarsi. Nel corso di una successiva perquisizione personale e a all’interno dell’auto i poliziotti hanno rinvenuto rispettivamente diverse banconote di piccolo taglio (da dieci e cinque euro) e due scatole di latta contenente entrambe sostanza stupefacente che, da una successiva analisi risultava essere cocaina, già suddivisa in 18 dosi per un totale complessivo di 14,1 grammi. a quel punto gli agenti hanno deciso di estendere la perquisizione anche a casa dell’uomo nel corso della quale sono state rinvenute altre banconote di vario taglio (da cinque-dieci-venti-cinquanta e cento euro) lasciate a vista sopra vari mobili della casa per un totale complessivo euro 27.730; un bilancino di precisione; frammenti di ritagli in plastica come quelli utilizzati per il confezionamento delle dosi di cocaina e un rilevatore di frequenze Rf-Detector generalmente utilizzato alla ricerca di microspie ambientali. Dopo la complessa attività d’indagine il 32 enne è stato tratto in arresto e, su disposizione del Sostituto Procuratore della Procura di Lecce Paola Guglielmi, posto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di un parente.
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