LECCE – Dai siti ufficiali di cui si avvale la Regione Puglia, emerge che la somma di denaro necessaria a soddisfare le domande già avanzate per la cassa integrazione in deroga (Cigd) ammonta già a 102 milioni di euro. La relativa somma totale a disposizione della Regione è pari a 106 milioni. Si possono avanzare domande fino ad agosto prossimo. Ad accendere un faro su un possibile scenario negativo per i diretti interessati è il movimento politico Cambiamo.
“È il segnale tangibile che, in carenza di risorse, il criterio per cui “chi prima arriva, meglio alloggia” è assolutamente inadeguato e creerà numerosi problemi alle aziende – sostiene Diego Palumbo, delegato alla sicurezza ed allo sviluppo economico di Cambiamo! -Lecce – Problemi aggravati dalle inutili ed obsolete procedure burocratiche alle quali i professionisti devono adempiere per consentire ai lavoratori di ottenere queste somme”. Di qui alcuni interrogativi: “Cosa succederà se le domande verranno rigettate per errori nell’istruzione della pratica? Le aziende, addebiteranno la responsabilità al professionista che cerca di districarsi tra i mille, inutili adempimenti ed i siti in black out? Invece, data la situazione di emergenza, non sarebbe stato meglio attivare una procedura semplificata, adeguata ai tempi di crisi? Se lo scopo è garantire denaro per la sussistenza ai lavoratori, perché non semplificare?”. Una proceduta ritenuta errata da Cambiamo che prefigura quasi una sorta di faida tra i lavoratori: “Questo stile di gestione porterà a mettere una contro l’altra, le categorie produttive del tessuto nazionale ed aumenterà il malcontento generale. In emergenza, si ha la necessità di provvedimenti di semplici e diretti. Non di procedure burocratiche inutili ed, oramai, di altri tempi”.
“Il sistema si sta dimostrando estremamente fallace – aggiunge Èlia Franchini, delegata del coordinamento cittadino di Cambiamo ai Beni Culturali, Ambiente, Turismo – per almeno due ragioni: ha costretto i professionisti a dover garantire un servizio con estrema urgenza fronteggiando un processo burocratico lungo e insidioso, nonostante il periodo di stallo economico; e ha determinato panico facendo ritrovare i numerosi utenti dinanzi ad una schermata morta : questa pagina non è al momento disponibile. Che possa essere di monito immediato: un’emergenza sociale, umana, economica, come quella che viviamo ora, deve essere fronteggiata mettendo in campo efficienza ed eccellenza, non blackout imperdonabili e risorse insufficienti”.
“Richieste per la cassa integrazione fino ad agosto – conclude Federica de Benedetto, coordinatrice regionale per la Puglia di Cambiamo! – ma denaro finito entro aprile! Purtroppo è l’ennesima beffa per tutti i commercianti, imprenditori e titolari di attività che speravano di non dover licenziare i propri collaboratori, mentre lavoravano per rialzarsi (da soli) dalla crisi peggiore dal dopoguerra”.
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